Vaccino, Ue: AstraZeneca dica a chi sono andate le nostre dosi

La Stampa ECONOMIA

«Il nuovo calendario delle consegne di AstraZeneca è inaccettabile.

La Ue «vuole conoscere esattamente quante dosi sono state prodotte da AstraZeneca e dove esattamente finora e se e a chi sono state distribuite».

In ogni caso, la Ue «vuole che le dosi ordinate e prefinanziate siano distribuire più rapidamente possibile e vuole che il contratto sia pienamente rispettato».

Infine l'avviso: «la Ue prenderà ogni azione necessaria per proteggere i propri cittadini e i propri diritti». (La Stampa)

Su altre fonti

L'azienda britannico-svedese, che ha sviluppato il suo vaccino in collaborazione con l'Università di Oxford, venerdì ha avvertito l'Unione europea che le forniture previste potrebbero non essere consegnate fino alla fine di marzo. (Adnkronos)

La risposta di AstraZeneca. Mentre la notizia comincia a circolare un portavoce dell’azienda parla di informazioni assolutamente non corrette. Ma a questo punto la scoperta delle ultime ore potrebbe provocare una ulteriore grande battuta d’arresto. (L'Occhio)

Al momento negli uffici del Commissario straordinario si fanno gli scongiuri e si ritiene che sia opportuno "navigare a vista". Certo è che con i ritardi di Pfizer e AstraZeneca la strada verso l’immunità di gregge si allunga in maniera preoccupante. (QUOTIDIANO.NET)

L'Istituto non ha comunque piani immediati di deviare le forniture verso l'Europa, anche se AstraZeneca è sotto pressione da parte dell'Ue per fornire più dosi, dopo aver annunciato un forte taglio nelle spedizioni a causa di problemi di produzione in uno stabilimento belga. (Leggo.it)

Vogliamo sapere con esattezza quante dosi sono state prodotte da AstraZeneca, ma anche dove e a chi sono state vendute». Gli accordi prevedevano 80 milioni di dosi, ne arriveranno solo 31. (La Stampa)

Un dato che, se confermato, significherebbe una forte battuta d’arresto per la strategia preparata da Berlino. Il giornale deduce dai dati a disposizione che la strategia vaccinale della Germania – che aveva riposto grandi speranze nell’approvazione del preparato di AstraZeneca e Oxford – potrebbe così rivelarsi un fiasco. (Imola Oggi)