Libia, intesa sulla tregua e l’embargo Mezzo passo avanti a Berlino

Corriere della Sera ESTERI

L’attuale, fragile, è scattato il 12 gennaio su impulso di Russia e Turchia.

Proposto dall’Onu, il cui Consiglio di sicurezza dovrà valutare i documenti approvati a Berlino, l’organismo dovrebbe favorire il consolidarsi della tregua.

«La decisione più importante è che i partecipanti si impegnano a non determinare un’escalation», ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Ma Al-Serraj e Haftar, che a Palermo si erano stretti la mano, seppure solo alla fine, sono rimasti in locali separati. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Al Serraj e Haftar rifiutano di incontrarsi. Condividi. "Tutti gli Stati sono d'accordo che abbiamo bisogno di una soluzione politica e che non ci sia alcuna chance per una soluzione militare". (Rai News)

La foto di gruppo dei leader che hanno partecipato domenica alla Conferenza di Berlino sulla Libia - Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . La strada per la pace in Libia è ancora molto lunga: a Berlino domenica è stato compiuto un primo passo. (Avvenire)

Ad est, il parlamento è eletto dal popolo, che sostiene l'Esercito Nazionale Libico guidato dal maresciallo Khalifa Haftar. La Germania ha invitato alla Conferenza sulla Libia il premier del governo d'unità nazionale Fayez al-Sarraj, il generale Khalifa Haftar ed i rappresentanti di Russia, Turchia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Italia, Egitto, Cina, Onu e Ue. (Sputnik Italia)

Inoltre, l’esercito nazionale libico, ha spiegato ancora il portavoce, segue da vicino i movimenti dei servizi di intelligence turchi per trasferire terroristi dal Mali, dal Ciad e dal Niger. Proprio rivolgendosi a Erdogan, al Mismari si è riferito ai mercenari siriani trasferiti dalla Turchia all’ovest della Libia nelle ultime settimane a difesa del governo di Sarraj. (Fanpage.it)

Anche il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha ritenuto di dover intervenire con il ministro degli Esteri emiratino per ribadire la necessità di un cessate il fuoco duraturo. DALL’INVIATA A BERLINO. (La Stampa)

Poi una risposta alle accuse di Serraj: sulla Libia «l’Europa non è arrivata tardi, ci siamo sempre stati. La foto di rito tra i partecipanti al vertice di Berlino sulla Libia. VERSO UNA PRESENZA INTERNAZIONALE? (Lettera43)