Fisco, avviati 340.000 controlli urgenti: è lotta all’evasione fiscale. Ecco chi sarà colpito

Consumatore.com ECONOMIA

Particolare attenzione è rivolta a strutture o soggetti che per determinate peculiarità, potrebbero prestarsi più facilmente ad azioni di evasione fiscale

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Quando si parla di evasione fiscale, è facile pensare all’Italia ed è su questo che il nuovo Governo sta strutturando la propria battaglia politica e di riformismo.

Il Piano Performance 2021-2023 dell’Agenzia delle Entrate, secondo una progressiva riduzione del “tax gap mette in atto – per gli obiettivi da raggiungere – strumenti di monitoraggio più stringenti. (Consumatore.com)

Ne parlano anche altre testate

Fa riflettere però, il fatto che un numero così grande di controlli possa iniziare a verificarsi in un momento a dir poco critico Finiscono sotto la lente d’ingrandimento, soprattutto le partite IVA, si pensa ad almeno 340mila controlli per combattere l’evasione fiscale. (ContoCorrenteOnline.it)

Avere debiti con il fisco può creare incertezza e stress nella vita di tutti i giorni. Così, si potrà avere a disposizione un tempo maggiore per corrispondere l’importo dovuto. (Consumatore.com)

Quindi, cercheremo di rispondere ad una domanda che attanaglia tutti: “chi rischia grosso sotto la miriade di controlli in arrivo da parte del Fisco?”. Ovvero i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. (Proiezioni di Borsa)

Dunque, 340mila controlli entro la fine del 2023, distribuiti – secondo le anticipazioni delle Entrate – in questo modo:. 90mila controlli nell’anno in corso;. L’obiettivo dichiarato dal Fisco è di concludere questa campagna di verifiche avendo recuperato 44 miliardi di euro dalla lotta all’evasione fiscale. (La Legge per Tutti)

Lavoratori autonomi e piccole imprese tornano nel mirino del fisco. Tale azione di contrasto all’evasione fiscale è ben evidenziata negli obiettivi di potenziamento dei controlli in materia tributaria all’interno del «Piano della performance 2021-2023» predisposto dall’Agenzia delle Entrate. (Bluerating.com)

Da anni vige infatti l’obbligo, per gli operatori finanziari, di comunicare all’Anagrafe tributaria - denominata Archivio dei rapporti con operatori finanziari - le informazioni sui saldi e sulle movimentazioni dei rapporti attivi Il primo controllo, ovviamente, resta quello tra ciò che è presente nelle dichiarazioni fiscali e cosa dice l'anagrafe dei rapporti finanziari (ovvero i movimenti bancari di una persona). (BresciaToday)