L’ex assessore resta ai domiciliari, ma ha il permesso di tornare a lavorare

La Provincia Pavese INTERNO

La giudice gli ha negato la libertà assoluta, ma ha permesso all’ex assessore Massimo Adriatici di fare il suo lavoro di avvocato.

«Sta male ma siamo riusciti a ottenere le autorizzazioni per permettergli di lavorare – ha confermato l’avvocato Gabriele Pipicelli fuori dall’aula di udienza –

La difesa ha ottenuto per Adriatici il permesso di andare in studio a Voghera e di raggiungere i tribunali (ad eccezione di quello di Pavia) per partecipare come avvocato ai processi dei suoi clienti. (La Provincia Pavese)

La notizia riportata su altri media

I difensori di Youns El Bossettaoui, l'uomo di nazionalità marocchina ucciso con un colpo di pistola dall'ex assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera Massimo Adriatici, all'esito delle due testimonianze raccolte oggi davanti al gip di Pavia con la formula dell'incidente probatorio chiederanno la modifica del capo d'imputazione per l'uomo politico da eccesso colposo di legittima difesa a omicidio volontario. (Corriere TV)

L'udienza è volta a ricostruire quanto accadde quella sera e se Adriatici sparò per difendersi dall'aggressione del marocchino o se invece mirò intenzionalmente. Uno dei testimoni ha dichiarato di non aver chiaro quando l'ex assessore abbia estratto la pistola: è questo quanto emerso nell'incidente probatorio. (IL GIORNO)

L'ex assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera, Massimo Adriatici, avrebbe sparato al cittadino marocchino Youns El Bossettaoui, il 20 luglio scorso, "estraendo la pistola dopo essere caduto a terra" dopo aver ricevuto un colpo dalla vittima. (Video - La Stampa)

Voghera: l’ex assessore Adriatici, accusato di aver ucciso un 39enne, torna a lavorare come avvocato Massimo Adriatici, l’ex assessore alla Sicurezza del comune di Voghera agli arresti domiciliari dopo aver sparato e ucciso Youns El Boussettaoui, è tornato a lavorare come avvocato: a dirlo è stato uno dei suoi difensori dopo l’incidente probatorio avvenuto nella giornata di ieri, lunedì 11 ottobre, dove sono stati ascoltati due testimoni. (Fanpage.it)

Le circostanze sulla dinamica del ferimento mortale sono state confermate da entrambi i testimoni di origine magrebina, presenti davanti al bar la sera del 20 luglio, sentiti ieri mattina in tribunale a Pavia con lo strumento dell’incidente probatorio La difesa: «Colpo partito durante un’aggressione». (La Provincia Pavese)

la terza teste, invece, era assente in quanto all’estero: sarà sentita il 6 dicembre, probabilmente in video conferenza Stessa versione per il primo teste ascoltato lunedì mattina nell’ambito dlel’in cidente probatorio in tribunale a Pavia (La Provincia Pavese)