Matteo Renzi e Lucio Presta indagati: finanziamento illecito per il documentario «Firenze secondo me»

Corriere della Sera INTERNO

Al centro dell'indagine i bonifici del documentario «Firenze secondo me», realizzato dalla società di Presta Arcobaleno Tre , che finirono nel 2019 in una relazione dell'antiriciclaggio della Uif

Il leader di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi è indagato dalla procura di Roma per finanziamento illecito e false fatturazioni insieme al manager dei vip Lucio Presta.

(Corriere della Sera)

Su altri giornali

Firenze, 14 luglio 2021 - "Tutto è perfettamente documentato, legittimo e regolare, nel modo più tranquillo del mondo. Nel corso della presentazione del libro, Renzi ha parlato anche del ddl Zan, convinto che la legge non passi (LA NAZIONE)

(HelpMeTech)

La notizia arriva all’indomani di un’altra notizia: l’indagine della Procura di Roma per finanziamento illecito ai partiti che vede coinvolti Matteo Renzi e il “manager dei vip” Lucio Presta. Lo ha fatto sapere lo stesso leader di Italia Viva, attraverso il suo libro Controcorrente, presentato oggi a Firenze (Il Riformista)

Non solo cattive notizie dal fronte giudiziario per l’ex Premier Matteo Renzi che è indagato per finanziamento illecito e false fatturazioni, insieme al “manager dei Vip” Lucio Presta, dalla Procura della Repubblica di Roma: al centro dell’inchiesta il docufilm su Firenze, andato in onda sull’emittente televisiva Discovery, per la cui realizzazione Presta “girò a Renzi quasi 500 mila euro, cifra ritenuta fuori mercato“. (Ck12 Giornale)

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è indagato dalla procura di Firenze per emissione di fatture per operazioni inesistenti in relazione al compenso ricevuto per una conferenza ad Abu Dhabi. Secondo il fondatore di Italia Viva "il tempo è galantuomo: avete visto quanta roba ci hanno buttato addosso? (La Repubblica Firenze.it)

La responsabilità politica è solo ed esclusivamente di quel gruppo del Pd che continua a fare muro contro muro", incalza Renzi. Il problema non è Italia viva, il ddl Zan l'abbiamo votato e continueremo a farlo. (la Repubblica)