Fmi, stima Pil a +0,5% nel 2020: Italia con previsioni crescita più basse in Ue

Kongnews ECONOMIA

All’Italia serve un pacchetto complessivo di riforme che aumentino la crescita e rafforzino la resilienza della sua economia – emerge dalla dichiarazione finale –.

Non solo, i benefici si riducono nettamente in caso venga accettato un lavoro, soprattutto in caso di basse retribuzioni.

Il Fondo Monetario Internazionale conferma la stima di Pil 2020 a +0,5% evidenziando come, con una stima per gli anni successivi a +0,6-0,7%, l’Italia presenta le previsioni più basse nell’Ue, che riflettono il basso potenziale di crescita. (Kongnews)

La notizia riportata su altri giornali

Una riduzione più ambiziosa verso la media europea costerebbe il 2% del Pil e dovrebbe essere compensata da un significativo allargamento della base imponibile. L'Fmi consiglia infine di evitare il più possibile l'utilizzo del Fondo interbancario di tutela dei depositi dovrebbe essere evitato il più possibile. (Italia Oggi)

Retribuzioni – In questo caso “i benefici si riducono nettamente in caso venga accettato un lavoro, soprattutto in caso di basse retribuzioni”. All’Italia serve un pacchetto complessivo di riforme che aumentino la crescita e rafforzino la resilienza della sua economia. (Italia Sera)

Poi, l’Organizzazione con sede a Washington avverte: “L’avverarsi di shock, come un’escalation delle tensioni commerciali, una frenata negli scambi con i principali partner o eventi geopolitici potrebbero comportare prospettive molto più deboli”. (quoted business)

Inutile dire che l'altro grande capitolo all'indice, per gli economisti di Washington è quello delle pensioni:la spesa resta molto alta anche se è stato fatto molto, riconosce l'FMI, ma nei prossimi decenni "le pressioni di spesa sono previste aumentare considerevolmente". (TG La7)

Così in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera:. "La pietra tombale la mette il Fondo Monetario Internazionale, che nel suo rapporto dice che il reddito di cittadinanza penalizza i più poveri e disincentiva la ricerca del lavoro. (Finanza.com)

Condizioni destinate a complicare il percorso annunciato dal governo per ridurre il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo, il Fmi stima, del resto, che rimarrà al 135% nel medio termine per poi aumentare. (Corriere della Sera)