Damien Hirst, il teatro dell'inganno

Da piccolo, classificava minerali e fossili ordinandoli in scatole con certosina pazienza e candidamente immaginando un possibile dominio sull’anarchia della natura.

Era mister Barnes che, compulsivamente e per sessant’anni, aveva accumulato ammassi di reperti dentro casa.

Hirst ne prelevò alcuni per riconvertirli nelle sue opere

Fino al giorno in cui, a metà degli anni ’80, un introverso vicino di casa morì. (Il Manifesto)

Su altri giornali

Pubblicità. La Galleria Borghese ospita, dall’8 giugno al 7 novembre 2021, Damien Hirst Archaeology. In mostra anche un gruppo di dipinti dalla serie di Hirst del 2016 intitolata Colour Space, che costituisce uno sviluppo degli Spot Paintings. (Lifestar.it)

È straordinaria la capacità della mostra “Archaeology Now” di Damien Hirst, ospitata all’interno dell’altrettanto celebre Galleria Borghese, di mantenere un perfetto equilibrio tra iconoclastia e rispetto nel rapportarsi con alcune tra le opere giustamente più famose della Storia dell’Arte. (CulturaMente)

Un'immagine della mostra "Damien Hirst Archaeology now". . Prada non smette di mostrare il suo supporto al mondo della cultura. On display, con la curatela di Anna Coliva e Mario Codognato, numerosi capolavori del poliedrico artista inglese Damien Hirst. (MF Fashion)

Colour Space vede l’infiltrazione, nelle parole di Hirst, di «elementi umani». A farsi promotore di questa nuova ripartenza è Prada, che ha reso possibile l’apertura di Archaelogy Now di Damien Hirst, la prima grande mostra nell’era post Covid aperta presso la Galleria Borghese di Roma. (Vanity Fair Italia)

All rights reserved DACS 2021/SIAE 2021Oltre l'ovvia distanza che li separa, Damien Hirst e il Cardinal Borghese sono, quella del collezionismo. Damien Hirst. (Arte.it)

L'arrivo di Hirst, uno dei grandi sacerdoti del contemporaneo e del mercato, nello storico museo romano è già di per sé una combinazione che innesca una sensazione di elettricità. Ma questi sono elementi accessori, la questione, a nostro avviso, è la perdita di quell'elemento narrativo unico e di quell'aspetto di fede nella costruzione artistica. (Tiscali.it)