Commissioni, ecco come e perché l'Antitrust affonda il piano di Bancomat spa voluto da Intesa e Unicredit

Start Magazine ECONOMIA

Che cosa si legge nel provvedimento dell’Agcm che ha bocciato il progetto del consorzio Bancomat su un nuovo sistema di commissioni Atm. Una sconfitta per le grandi banche come Intesa Sanpaolo e Unicredit. L’articolo di Emanuela Rossi Dopo due anni di istruttoria, varie proroghe, audizioni, richieste di informazioni e depositi di memorie, è arrivato il verdetto dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sul progetto di modifica del modello di remunerazione dei prelievi in circolarità da ATM presentato dal consorzio Bancomat Spa e gradito dalle grandi banche. (Start Magazine)

Su altre fonti

(Teleborsa) -, relativa alla modifica del modello di, cioè quelli effettuati presso altra banca rispetto a quella che ha emesso la carta. Secondo l'attuale regime di remunerazione, la banca che ha emesso la carta utilizzata per il prelievo versa una commissione interbancaria (MIF) all'istituto che è titolare dello sportello presso cui il prelievo avviene e può chiedere al proprio cliente una commissione, mentre il nuovo modello proposto da Bancomat prevede che la banca presso cui si fa il prelievo richieda direttamente al titolare della carta una commissione (DAF). (Borsa Italiana)

Una buona notizia per coloro che effettuano prelievi Bancomat, soprattutto in tempi in cui, con il governo Meloni, si incentiva l’utilizzazione del contante rispetto ai pagamenti elettronici. (InvestireOggi.it)

Nella riforma proposta dal consorzio bancomat sarebbe la filiale in cui avviene il prelievo di contante a decidere se e quale tariffa applicare al cliente con un massimo di 1,5 euro. (Il Fatto Quotidiano)

L'Auntitrust ieri ha chiuso l'istruttoria sul consorzio Bancomat, relativa alla modifica del modello di remunerazione dei prelievi in circolarità da ATM, cioè quelli effettuati presso altra banca rispetto a quella che ha emesso la carta. (ilmessaggero.it)

Negli ultimi giorni anche i non addetti ai lavori hanno imparato a familiarizzare con due sigle: Mif e Daf. I due acronimi indicano rispettivamente la multilateral interchange fee e la direct access fee, due diversi sistemi che regolano il pagamento delle commissioni sui prelievi dagli sportelli bancari (gli atm, chiamati in Italia comunemente Bancomat). (Wired Italia)

Si tratta, nello specifico, della riforma del modello di remunerazione dei prelievi e della soglia minima oltre la quale scatta l’obbligo di accettare pagamenti elettronici. (Libero Tecnologia)