L'inflazione non è uguale in tutta Europa: sulla corsa dei prezzi si giocano gli equilibri della Bce

la Repubblica ECONOMIA

Francoforte tollererà una ripresa dell'inflazione sopra il 2 per cento, ma è una media di situazioni molto diverse tra Paesi.

Che sarà difficile tenere insieme

L'inflazione non è uguale in tutta Europa: sulla corsa dei prezzi si giocano gli equilibri della Bce di Maurizio Ricci. (afp). La storica discesa dei tassi d'interesse ha reso sostenibile una mole di debito impensabile pochi anni fa: l'Eurozona è arrivata al 100% del Pil. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sembra ci sia l’esigenza di continuare a dirigersi verso titoli a duration breve, a copertura dei rischi di ribasso. Anzi, aspettiamoci pure, SEMPRE nel nome della flessibilità possibili acquisti anche a ritmi più alti e con importi più rilevanti, se sarà necessario. (Finanza.com)

Nonostante i timori sull’inflazione negli Stati Uniti, con un aumento del 5,4% registrato a giugno, il più alto dal 2008, la borsa USA continua a viaggiare su ritmi di crescita record. Da marzo 2020 ad oggi lo S&P 500 ha raddoppiato il suo valore, mettendo a segno un rialzo storico dopo il crollo per la pandemia di Covid-19. (L'Indro)

Quando il dibattito è iniziato, l’inflazione Usa viaggiava poco al di sotto del 2 per cento, negli ultimi mesi si è portata sopra il 5 per cento. La prima è che, sebbene da noi l’inflazione sia ancora bassa, la logica delle chiusure/riaperture può mettere in tensione alcuni settori, provocando effetti transitori sui prezzi (Lavoce.info)

Tassi di interesse alti per combattere l'aumento dei prezzi, e politiche di interessi bassi quando l'economia non tirava. Ma far finta che l'inflazione sia una bestia scomparsa per sempre è altrettanto sciocco (Notizie - MSN Italia)

Tassi di interesse alti per combattere l’aumento dei prezzi, e politiche di interessi bassi quando l’economia non tirava E con l’aumento dei prezzi, occorre ricordarlo, ci sono vinti e vincitori. (Nicola Porro)

Ciò fa pensare che negli Stati Uniti l’inflazione negli ultimi mesi vada oltre un normale rimbalzo post recessione, riflettendo invece politiche macroeconomiche eccessivamente espansive. Appare quindi difficile che negli Stati Uniti l’inflazione a fine anno si collochi al livello previsto dalla Fed (+3,4%), visto che questo richiederebbe una riduzione dei prezzi nel secondo semestre. (Oggi Treviso)