Nuovo scontro Zaia-Crisanti sui test rapidi, terremoto anche a Treviso

Oggi Treviso INTERNO

PADOVA-TREVISO - Il ricorso diffuso da parte del Veneto ai test antigenici negli ospedali e nelle rsa per anziani torna ad essere terreno di scontro tra il Presidente del Veneto, Luca Zaia, gli attuali vertici della sanità regionale e Andrea Crisanti, ora senatore del Pd e sino alla fine dello scorso anno professore di Microbiologia dell'Università di Padova. L'occasioni sono le anticipazioni della puntata di Report che Rai 3 in onda lunedì sera 2 gennaio, nelle quali si è parlato tra l'altro delle intercettazioni effettuate dalla Procura di Padova che ha indagato Roberto Rigoli, ex direttore del laboratorio di microbiologia di Treviso, e Patrizia Simionato, dg di Azienda Zero sulla base di un esposto partito dallo stesso Crisanti. (Oggi Treviso)

La notizia riportata su altre testate

su Nature, ma la cui esistenza fu sempre smentita dalla Regione, che certificava l’inaffidabilità dei test antigenici rapidi per lo screening usati dal Veneto. “Se la ricerca fosse stata presa sul serio – spiega Crisanti – sarebbero saltati enormi interessi economici: erano stati spesi oltre 200 milioni di euro per comprare i test rapidi. (Agenzia askanews)

ENRICO FERRO Le dimissioni di Crisanti, dai rapporti tesi con l’Ateneo alla mail inviata alla rettrice: “Voglio essere libero” (La Stampa)

Crisanti ha dato le dimissioni dall'Università di Padova, per potersi tutelare legalmente "senza mettere in imbarazzo" l'Ateneo. (Fanpage)

Roberto Rigoli e Luca Zaia (Corriere della Sera)

L’ho già detto, lo ripeto: ha fatto di più Nicola Ottaviani in tre mesi, che Zingaretti in dieci anni Con l’approvazione della finanziaria diventa ufficiale lo stanziamento di 35 milioni di euro per le strutture sanitarie del Basso Lazio”. (Frosinone News)

“Riteniamo necessario, doveroso, stabilire una serie di punti fermi a difesa di chi ha lottato con il Covid per lunghi anni, prendendo decisioni che anche i più autorevoli organi a livello nazionale e internazionale hanno decretato corrette, a tutela dei professionisti della sanità e del mondo accademico che li ha affiancati. (Il Mattino di Padova)