Napoli, il bambino spacciatore con la pistola e la posa da camorrista. La madre sui social: «Tutto suo padre»

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E uno di questi bambini, ad appena otto anni, scende in strada a consegnare le dosi.

E una delle mamme arrestate pubblica, fiera, sui social network la foto del figlio con una pistola in mano e una posa da camorrista: «Sei uguale a papà».

Un altro, di undici, viene convinto con insulti e con un «regalo» di 10 euro.

Poverelli, un nome che sembra essere un condanna per quei bambini, costretti ad avere a che fare con l’unica “risorsa” che sembra offrire quel quartiere, cioè lo spaccio di droga. (infodifesa.it)

La notizia riportata su altri giornali

L'unica soluzione è levare la patria potestà sin da piccolissimi ai figli delle famiglie dei camorristi e degli spacciatori. "Purtroppo il destino di questi bambini è quasi sempre segnato – afferma -. (TorreSette)

Il piccolo a torso nudo, catena dorata con un grosso medaglione al collo e una pistola a giocattolo nella mano destra. “Così sei uguale a tuo padre”, scriveva la donna nel post (Il Riformista)

Per la consegna, a questo punto, si offre la sorella del ragazzino, anch’ella minorenne, ma arriva la telefonata del fidanzato che è in carcere e la ragazza cerca di convincere il fratello offrendogli 10 euro, come ricompensa. (Metropolisweb)

Un degrado, per ora, frenato dall’ennesima operazione dello Stato nella zona sud di Torre Annunziata Un quadro di degrado allucinante a Torre Annunziata, dove ieri è stata sgominata la piazza di spaccio del Rione Poverelli. (Lo Strillone)

Un blitz che ha portato all’arresto di 18 persone e che si riassume con un caso emblematico. 0 Facebook Bimbo napoletano di 11 anni con la pistola, la mamma posta la foto: “Sei uguale a papà” Cronaca 6 Agosto 2022 16:09 Di redazione 2'. (Voce di Napoli)

La circostanza emerge da un'intercettazione risalente alla notte del 26 dicembre 2018: uno degli indagati chiede al figlio, appena undicenne, di contattare la zia per chiederle di recarsi a casa loro e poi, quando questa arriva, cinque minuti dopo, allo stesso ragazzino viene chiesto di eseguire la consegna (10 grammi di cocaina) ma lui si rifiuta: "Mi scoccio", dice (La Repubblica)