Coronavirus, ricercatori inglesi avvertono: “In Cina nuovo picco ad agosto”

Il Primato Nazionale ESTERI

Londra, 26 mar – L’idea di ridurre in maniera poco graduale le misure atte a evitare il contagio tra cittadini che anima la Cina potrebbe, in realtà, rivelarsi terribilmente controproducente.

Il problema del servizio sanitario cinese. Secondo tale ricerca condotta dagli studiosi della London School of Hygiene and Tropical Medicine: la revoca delle restrizioni per il coronavirus prevista a fine marzo in Cina potrebbe portare a un’impennata di casi, raggiungendo, secondo tali calcoli, addirittura un nuovo picco ad agosto. (Il Primato Nazionale)

La notizia riportata su altri giornali

(Afp). I test rapidi che la Spagna ha ordinato in Cina "non individuano i casi positivi come si sperava". I riflettori sono puntati sui test rapidi prodotti dall'azienda cinese Bioeasy di Shenzhen. (Adnkronos)

Sul volo charter partito dall'aeroporto internazionale Fuzhu Changie alle 11:10 locali, con destinazione Milano (arrivo previsto alle 16:45 italiane) sono state caricate otto tonnellate di materiale medico, donato dalla provincia sudorientale cinese: tra le altre cose, fanno parte della donazione circa 320mila mascherine, 30 ventilatori polmonari, 3.000 tute protettive. (Tiscali.it)

Il gruppo è composto da 14 medici specialisti di ospedali e del centro per la prevenzione e la cura delle malattie, tra cui esperti di malattie infettive, pneumologia, epidemiologia e medicina tradizionale cinese (AGI - Agenzia Italia)

Le nuove infezioni, ha riferito la Commissione, sono tutti casi "importati" dall’estero. In Cina sono stati riportati 67 nuovi casi di contagio da coronavirus e sei decessi. (La Sicilia)

Il vice ministro degli Esteri Luo Zhaohui ha spiegato in una conferenza stampa che "il 90% dei contagi di ritorno è costituito da cittadini cinesi, di cui circa il 40% studenti. E lo stesso è previsto per i vettori stranieri con la Cina: un solo volo operato su base settimanale. (Ticinonews.ch)

Devi attivare javascript per riprodurre il video. Perché in Italia il modello cinese non è replicabile. "In Cina nessuno usciva di casa ma non possiamo assolutamente replicare quel modello, abbiamo i limiti di una democrazia", ha detto oggi il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, su Rai 1. (Today)