Saipem esprime soddisfazione per sentenza sul caso “Algeria”

QuiFinanza ECONOMIA

editato in: da. (Teleborsa) – Saipem esprime soddisfazione per l’odierna decisione della Corte di Appello di Milano, che ha pronunciato oggi la sentenza con la quale ha accolto integralmente l’appello della società e delle persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012).

Il Tribunale di Milano aveva condannato la società al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro ed alla confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre fonti

”È un teorema inconsistente che hanno portato avanti - hanno spiegato il professor Alberto Alessandri e l’avvocato Francesca Carangelo - e che ora è stato smontato”. di Eni, Paolo Scaroni, attuale presidente del Milan, e la compagnia petrolifera italiana nel processo con al centro il caso Saipem-Algeria su una presunta maxi tangente algerina da 197 milioni di dollari. (L'HuffPost)

Oltre al numero uno di via Aldo Rossi è stato assolto anche l’azienda italiana. La tangente da 197 milioni non è, dunque, mai esistita. (Il Milanista)

In particolare, la Corte ha confermato le assoluzioni di, della stessa, all'epoca controllante di Saipem, e dell''ex manager, ed haper tutti gli altri imputati, inclusafinita sotto processo ai sensi della legge 231 sulla responsabilità amministrativa per reati commessi da propri dipendenti. (Teleborsa)

Il Tribunale di Milano aveva condannato la società al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro ed alla confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate. (Teleborsa)

La seconda Corte d'Appello di Milano ha revocato la confisca da 197 milioni di dollari a carico di Saipem nel processo di secondo grado sulla presunta maxitangente algerina. Assolti anche tutti gli altri imputati nel procedimento di secondo grado, inclusi i manager di Saipem e la stessa partecipata. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Questo il commento dell’avvocato Enrico Giarda, difensore del gruppo Saipem. Così l’avvocato Enrico De Castiglione, difensore dell’ex-presidente del gruppo Eni e attuale numero uno del Milan Paolo Scaroni, ha commentato la sentenza. (askanews)