La rivoluzione 2020 di Armani inizia dai vestiti di Emporio Building Dialogues tra passato, presente, futuro

settembre Giorgio Armani porterà la sua collezione Primavera Estate 2021 in tv, ma la sua fashion revolution è già cominciata.

Moda ma anche musica, cinema, danza; una commistione ideale tra le arti che è alla base di Building Dialogues, il progetto digitale presentato questa mattina dalla sua Emporio Armani in sostituzione del tradizionale appuntamento in passerella durante Milano Moda Donna.

Un frame del video di Emporio Armani Building Dialogues. (elle.com)

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Il video dimostra anche che Giorgio Armani sa dare il meglio di sé quando racconta la sua idea totale di moda per le donne e per gli uomini perché in questi casi la sua estetica si rende più comprensibile perché è più organica. (Style)

Tutto quello che dovete sapere sulla sfilata di Giorgio Armani Primavera Estate 2021, in onda su La7 Sabato 26 Settembre, prima del film American Gigolò. Un evento più unico che raro. (Vogue Italia)

L’entità luminosa, come futuro evocato dalla community, inonda il paesaggio urbano dove si incontrano e connettono persone, storie, talento, visione". "Camminano in modo ordinato, consapevole ma frenetico, e i loro abiti leggeri, nei tagli e nei tessuti, si integrano perfettamente nel paesaggio urbano. (Vogue Italia)

Fa tessuti unici, con passione incrollabile, e tra il 1967 e il 2001 ha fatto la moda. Al signor Nino si devono infatti intuizioni diventate parte del costume contemporaneo: il vestito decostruito, in particolare, immaginato come must per uomo e donna. (Il Sole 24 ORE)

Questa l’essenza della sua sfilata Emporio Armani / Building Dialogues video, trasmessa on line su più piattaforme: il mini sito dedicato emporioarmani-buildingdialogues.com, i canali social del marchio e sulla piattaforma di Camera Nazionale della Moda Italiana. (Corriere della Sera)

«Una delle tante possibili interpretazioni di Prada» specificano i due nella video-conversazione trasmessa in coda allo show. Armani è insieme autoreferenziale e globale, concentrato sull’essenza del proprio stile - oggi quanto mai leggero, neutro, insieme presente e impalpabile - e aperto sul mondo. (Il Sole 24 ORE)