Presentato il progetto del Villaggio Olimpico a Milano. Fontana: "Regione assoluta protagonista di un intervento eccezionale"
«Il Villaggio di Milano è una delle opere più importanti di tutto il masterplan olimpico.
Tempo fa avevamo chiesto a due università di Lombardia e Veneto di stimare gli impatti economici dei Giochi.
Sarà il cuore dei Giochi in Lombardia del 2026».
Erano stati previsti circa 36 mila nuovi posti di lavoro e oltre 4.3 miliardi di euro di impatto sulla produzione.
Oggi, con gli ulteriori investimenti che la Regione ha promosso con il Piano Lombardia e con le risorse aggiuntive previste dal Governo nazionale, questi numeri possono essere tranquillamente rivisti al rialzo»
Se ne è parlato anche su altri media
Presentato il masterplan dello scalo di Porta Romana che ospiterà il Villaggio Olimpico in vista delle Olimpiadi invernali 2026 di Milano e Cortina d'Ampezzo. Il Villaggio Olimpico. (MilanoToday.it)
È il masterplan per il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026, l'edizione invernale delle Olimpiadi che vedrà la Lombardia protagonista. (MilanoToday.it)
L'impianto del Villaggio Olimpico, riprendendo la morfologia urbana e predisponendosi già in questa fase in relazione alla sua trasformazione definitiva, si organizza in tre settori funzionali: la zona residenziale Scalo Romana: Presentati Masterplan e progetto Villaggio Olimpico (Video) di red 15 Luglio 2021. (Monitorimmobiliare.it)
Il villaggio occuperà circa 60mila metri quadrati; poi verrà convertito da Coima in studentato. (Pambianconews)
La realizzazione del Villaggio (entro il luglio 2025) affidato a uno studio statunitense. Quindi, come è noto, dopo Olimpiade e Paralimpiade, già nel settembre 2026 comincerà l’operatività dello studentato nel quale il Villaggio sarà trasformato (La Gazzetta dello Sport)
Dall'energia e dalle tecnologie a quella che lassù, sul satellite della Terra, sarebbe una necessità, ma che quaggiù, nella parte Sud- Ovest dell'ex scalo di Porta Romana, diventerebbe un'opportunità in più: creare serre verticali e orti urbani per la produzione di cibo a chilometro zero (La Repubblica)