Novità in arrivo dalla Riforma: se passa, ecco chi paga meno Irpef

ContoCorrenteOnline.it INTERNO

Con l’insediamento al governo di Mario Draghi, ci saranno tante novità: se passasse la nuova Riforma, chi pagherebbe un Irpef inferiore?

Non solo industriali, anche commercianti e artigiani, hanno espressamente richiesto una revisione dell’Irpef, cercando un modello più equo per tutti.

Al primo dei due scaglioni Irpef, viene applicata un’aliquota inferiore all’attuale 38%

La nuova Riforma fiscale voluta da Draghi, inizierà proprio dal modello Irpef. (ContoCorrenteOnline.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

"L'attuale impianto del nostro sistema fiscale – torna ad intervenire Miani – risale a cinquant'anni fa. Noi crediamo che l'attualeper scaglioni di reddito ponga diverse criticità, tra cui quella del salto didell'aliquota marginale tra il secondo e il terzo scaglione, al superamento dei 28 mila euro. (BarlettaViva)

Tassinari: il fisco e la lezione danese. Intervista a RaiNews24. Condividi. "Le riforme dovrebbero essere affidate a esperti" ha detto Mario Draghi nel suo primo discorso al Senato citando il modello della Danimarca in materia fiscale. (Rai News)

Nella prospettiva di una riforma organica dell’Irpef, e del sistema fiscale in generale, sarà necessario, come sempre proposto da Unimpresa, partire dall’imposizione per scaglioni, che nasce con lo scopo di redistribuire equamente la pressione fiscale, in base alle capacità reddituali di ogni contribuente. (Startmag Web magazine)

Avviare il cantiere della riforma fiscale a due anni dalla fine della legislatura significa individuare un obiettivo ben definito e cercare di realizzarlo. Ma se il tema della composizione delle commissioni si può rinviare al capitolo della riforma della giurisdizione, non altrettanto si può fare per evitare il continuo smantellamento del corpus delle norme tributarie. (ilGiornale.it)

febbraio del 2009, il premier danese Anders Fogh Rasmussen presentò la sua ambiziosa riforma fiscale così: «Renderà attraente il lavoro, incoraggerà i risparmi e ridurrà il debito». La riforma decurtò anche l’aliquota marginale più bassa di un punto e mezzo: ora ammonta al 36%. (la Repubblica)

Proponiamo il frazionamento in due dell’attuale terzo scaglione: il primo, da 28 mila euro a 40 mila euro, con un’aliquota marginale del 32 per cento; il secondo, da 40 mila euro a 55 mila euro, con un’aliquota marginale del 38 per cento È quanto dichiara il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani. (TraniLive.it)