Vaccino AstraZeneca, Codacons Veneto lancia class action: è boom di adesioni

VicenzaToday SALUTE

Danni quelli da rischio sanitario potenziale riconosciuti dalla giurisprudenza italiana, come dimostra il caso Seveso del 1976 o il più recente caso Ilva, con la sentenza di pochi giorni fa della Corte d’Assise di Taranto.

L'associazione organizza un webinar per spiegare ai cittadini under60 che hanno ricevuto la prima dose come tutelarsi e chiedere il risarcimento. É boom di adesioni in Veneto all’azione risarcitoria lanciata dal Codacons contro Stato, Regione e Asl per il pasticcio del vaccino Astrazeneca agli under-60. (VicenzaToday)

La notizia riportata su altre testate

Seconda dose AstraZeneca, Draghi: "Chi vuole può farla". Terzo punto: se una persona under 60 ha fatto la prima dose di AstraZeneca e le viene proposta la vaccinazione eterologa ma non vuole, questa persona è libera di fare la seconda dose di AstraZeneca purché abbia un parere del medico e un consenso ben informato. (Adnkronos)

Danni derivanti da due diversi aspetti: il primo legato alla paura e all’angoscia per aver ricevuto un vaccino che ha avuto conseguenze gravi su alcuni cittadini al punto da portare ad una modifica del piano vaccinale. (picenotime)

Danni derivanti da due diversi aspetti: il primo legato alla paura e all’angoscia per aver ricevuto un vaccino che ha avuto conseguenze gravi su alcuni cittadini al punto da portare ad una modifica del piano vaccinale. (LuccaInDiretta)

Tutti i cittadini interessati ad aderire all’azione risarcitoria e a porre domande agli esperti dell’associazione possono iscriversi al webinar alla pagina https://register.gotowebinar.com/register/6595686996751804688 (Piceno Oggi)

"Il cittadino può esprimere una preferenza, ma alla fine deve essere il medico a decidere il vaccino più opportuno. La Regione ha dunque chiesto esplicitamente un parere al ministero in merito a uno specifico consenso informato, per effettuare la seconda dose con AstraZeneca (Fanpage.it)

Chi non vuole sottoporsi al mix vaccinale, seguendo una linea già adottata ad esempio in Spagna, potrebbe firmare un modulo di consenso informato assumendosi la responsabilità della somministrazione della seconda dose di AstraZeneca (Today.it)