Iraq: si inasprisce la minaccia Isis, soprattutto a Kirkuk

Difesa e Sicurezza ESTERI

Si inasprisce la minaccia di Isis in Iraq, in particolare modo a Kirkuk.

Per due giorni di seguito, i miliziani dello Stato Islamico hanno attaccato le ISF a Daquq.

Ma la minaccia dello Stato Islamico è lungi dall’essere ancora debellata.

Negli ultimi tempi, soprattutto grazie all’escalation di tensioni nel paese, i jihadisti hanno ricominciato ad alzare la testa.

Altri raid anche a Salahuddin. (Difesa e Sicurezza)

Su altri media

Nessuna organizzazione o individuo ha rivendicato l'attacco. Il comando delle operazioni congiunte iracheno ha rilasciato una dichiarazione, affermando che l'attacco non ha causato vittime. (Radio Cina Internazionale)

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“Di tutto ha bisogno l’Iraq tranne che replicare la fallimentare missione Nato in Afghanistan”, sostengono i due co-presidenti della Ong, presente in Iraq dal 1991. “Riteniamo un gravissimo errore la proposta avanzata oggi presso le Commissioni Difesa di Camera e Senato dal ministro Guerini. (Servizio Informazione Religiosa)

Lo riporta il New York Times. Due funzionari militari statunitensi citati dal quotidiano affermano che il Pentagono ha voluto riprendere tali operazioni al fine di far ripartire la lotta contro l'Isis. (laRegione)

Il parlamento iracheno aveva chiesto al governo lo stesso giorno l'espulsione delle truppe americane dal paese. Gli Stati Uniti hanno ripreso le operazioni militari congiunte con l'Iraq nella lotta ai jihadisti dello Stato islamico (Isis), interrotte dopo la morte del generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso all'inizio di gennaio in uno raid americano a Baghdad. (Milano Finanza)

A riportare la notizia il Wall Street Journal citando fonti del Pentagono. (Cagliaripad)