Bancomat, doppio stop: che succede

Libero Tecnologia ECONOMIA

Si prevedeva una fine del 2022 con molti cambiamenti per il circuito Bancomat, ma a quanto pare non sarà così: nel giro di una settimana, infatti, due grosse novità per chi usa le carte di questo circuito per pagare e per prelevare denaro contante sono state, almeno momentaneamente, congelate. Si tratta, nello specifico, della riforma del modello di remunerazione dei prelievi e della soglia minima oltre la quale scatta l’obbligo di accettare pagamenti elettronici. (Libero Tecnologia)

Su altre fonti

La vicenda: Negli ultimi giorni anche i non addetti ai lavori hanno imparato a familiarizzare con due sigle: Mif e Daf. I due acronimi indicano rispettivamente la multilateral interchange fee e la direct access fee, due diversi sistemi che regolano il pagamento delle commissioni sui prelievi dagli sportelli bancari (gli atm, chiamati in Italia comunemente Bancomat). (Wired Italia)

Dopo oltre due anni di riflessione, l’authority ha deciso di lasciare le cose come stanno per i clienti delle banche italiane. E, una volta tanto, possiamo affermare che si sia trattato di una decisione a favore dei risparmiatori. (InvestireOggi.it)

La riforma era chiesta soprattutto dagli istituti più grandi e con più sportelli (Il Fatto Quotidiano)

Una buona notizia per coloro che effettuano prelievi Bancomat, soprattutto in tempi in cui, con il governo Meloni, si incentiva l’utilizzazione del contante rispetto ai pagamenti elettronici. (InvestireOggi.it)

Secondo l'attuale regime di remunerazione, la banca che ha emesso la carta utilizzata per il prelievo versa una commissione interbancaria (MIF) all'istituto che è titolare dello sportello presso cui il prelievo avviene e può chiedere al proprio cliente una commissione, mentre il nuovo modello proposto da Bancomat prevede che la banca presso cui si fa il prelievo richieda direttamente al titolare della carta una commissione (DAF). (ilmessaggero.it)

(Teleborsa) -, relativa alla modifica del modello di, cioè quelli effettuati presso altra banca rispetto a quella che ha emesso la carta. Secondo l'attuale regime di remunerazione, la banca che ha emesso la carta utilizzata per il prelievo versa una commissione interbancaria (MIF) all'istituto che è titolare dello sportello presso cui il prelievo avviene e può chiedere al proprio cliente una commissione, mentre il nuovo modello proposto da Bancomat prevede che la banca presso cui si fa il prelievo richieda direttamente al titolare della carta una commissione (DAF). (Borsa Italiana)