Carlo Vichi, il tele-visionario che rubò quote di mercato ai grandi del piccolo schermo

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Forse il vero monumento a Carlo Vichi

2' di lettura. Nel mondo dei televisori Carlo Vichi, morto a 98 anni, era diventato una leggenda.

Come quella, mai verificata, secondo la quale durante gli anni di piombo, nello stabilimento Mivar di Abbiategrasso si fosse fatto costruire un bunker.

Di essere di estrema destra non ha mai fatto un mistero, il Vichi.

Il colore (sistema Pal) era arrivato nel 72, sperimentato (solo sperimentato) nel corso dei Giochi Olimpici di Monaco (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

Sposato e padre di quattro figli, Vichi era anche noto per i suoi attacchi al sistema sindacale e per le sue simpatie di estrema destra Dopo aver lavorato per Cge e Minerva, nel 1945 fonda la Var ( Vichi Apparecchi Radio), diventata Mivar (Milano Vichi Apparecchi Radio) dieci anni dopo. (Il Messaggero)

Al momento della stesura di questo articolo, il sito ufficiale Mivar risulta “in costruzione”, come ormai da lungo tempo Qui sotto, un video sul televisore in bianco e nero da 14 pollici Mivar 801 degli anni ’80. (Wired.it)

In seguito cambia nome in Mivar (Milano Vichi Apparecchi Radio) e si trasferisce ad Abbiategrasso, dove sono impiegati 800 dipendenti e vengono prodotti i televisori. È morto all’età di 98 anni Carlo Vichi, figura centrale del capitalismo italiano del dopoguerra. (Vesuvius.it)

Vichi era nato nel 1923 a Montieri, in provincia di Grosseto, ma era cresciuto a Milano. Nello stabilimento di Abbiategrasso, in cui lavoravano un migliaio di dipendenti, si producevano tv con tecnologia e componenti tutti italiani. (AGI - Agenzia Italia)

A cavallo tra gli anni '70 e '80 il marchio Mivar, che ha attraversato la storia del paese nel dopoguerra, era diventato sinonimo di televisori made in Italy. (HDblog)

La storia della Mivar. La Mivar grazie a Vichi è stata protagonista di un boom negli Anni 60 e 70 fino ad arrivare ad avere quasi mille dipendenti. Vichi era arrivato a offrire la sua nuova fabbrica gratis a chi avesse portato la produzione di elettronica di qualità in Italia, assumendo dipendenti italiani (Il Primato Nazionale)