Iran, i Paesi europei minacciano l’uscita dal Trattato sul nucleare

La Stampa ESTERI

Francia, Gran Bretagna e Germania si sono appellate al paragrafo 36 del Trattato sul nucleare del 2015 e di fatto accusano l’Iran di averlo violato.

La mossa potrebbe innescare nuove sanzioni dell’Onu e addirittura portare all’uscita dei Paesi europei dall’intesa.

Resta il fatto che l’appellarsi al paragrafo 36 può portare alla re-imposizione delle sanzioni Onu, se l’Iran non darà risposta.

Adesso, dopo le nuove violazioni iraniane, hanno deciso di appellarsi al «meccanismo di contestazione» del paragrafo 36, cioè di denunciare le violazioni. (La Stampa)

Su altri giornali

Lo sostiene il Presidente dell’Iran, il quale ha chiesto anche pubbliche scuse dagli States per l’uccisione di Soleimani. Hassan Rouhani, Presidente dell’Iran, ha lanciato una minaccia velata contro le truppe europee di stanza in Medioriente. (NewNotizie)

Accordo nucleare iraniano: cronologia. Nel 2015, Regno Unito, Germania, Cina, Russia, Stati Uniti, Francia e Iran hanno annunciato il raggiungimento di un accordo sul programma nucleare iraniano che prevede la revoca delle sanzioni contro Teheran in cambio di vincoli sui progetti nucleari iraniani. (Sputnik Italia)

Gran Bretagna, Francia e Germania hanno formalmente accusato l’Iran di violare i termini del suo accordo sul nucleare del 2015 nel quale si impegnava a non arricchire l’uranio e a non avere armi atomiche. (Business Insider Italia)

"L'obiettivo non è imporre di nuove sanzioni, ma risolvere problemi legati all'implementazione dell'accordo" e "in particolare trovare soluzioni per riportare (l'Iran) al pieno rispetto nel quadro di questo accordo". (AGI - Agenzia Italia)

I Paesi europei hanno in un primo momento cercato di salvare l’intesa. I tre Paesi europei che hanno firmato l’accordo sul nucleare del 2015 accusano Teheran di violazioni e si appellano al paragrafo 36 dell’intesa. (La Stampa)

La Libia è troppo vicina e importante perché la Ue si possa permettere di affidarla solo a Russia e Turchia. Ma la Ue non può limitarsi ad assistere agli sviluppi della guerra civile in atto senza assumere iniziative, come se la situazione della Libia non la riguardasse direttamente. (L'HuffPost)