Strage di Capaci, il puparo Antonio: "Gridiamo il nostro no alla mafia anche da casa"

Giornale di Sicilia INTERNO

Riproduzione riservata

Sarà questo il nostro messaggio per una nuova primavera".

Il piccolo puparo di Palermo Antonio Tancredi Cadili omaggia Giovanni Falcone a 28 anni dalla strage.

"Nonostante la pandemia - dice - anche da casa possiamo comunque gridare il nostro no alla mafia.

"Avevo 5 mesi quando i miei genitori mi portarono per la prima volta all'albero Falcone e da allora non sono mai mancato". (Giornale di Sicilia)

La notizia riportata su altri media

"Sarebbe stato un bel gesto simbolico ricordare tutti assieme il giudice Falcone nella triste data del vile attentato che gli tolse la vita assieme alla moglie Francesca Morvillo e alla scorta per mano della Mafia". (SanremoNews.it)

Durante la commemoriazione, i sindaci ci sono dati il cambio leggendo riflessioni di Giovanni Falcone. Era il 23 maggio 1992 quando gli attentatori di Cosa Nostra fecero esplodere un tratto della A29 per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. (newsbiella.it)

Un lenzuolo bianco per la Giornata della legalità. Un lenzuolo bianco per la Giornata della legalità. (L'Amico del Popolo)

Quei 600 chili di tritolo, esplosi sotto l'autostrada che collega Puntaraisi a Palermo sono entrati violentemente in casa nostra e da allora niente è stato più come prima. Il tuo sogno è diventato per loro impegno, memoria operante per costruire una società migliore". (La Repubblica)

Di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Patronaggio si è spesso definito "l'amico dell'ultima ora. Da sostituto procuratore generale di Palermo chiese la condanna per Marcello Dell'Utri, per concorso esterno in associazione mafiosa; inquisì il generale Mario Mori per la mancata perquisizione del covo di Riina. (Avvenire.it)

I mafiosi, nel progettare l'assassinio dei due magistrati - prosegue Mattarella - non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. (La Repubblica)