Carignano, uccide moglie e figlio e si toglie la vita sparandosi

Tragedia familiare in una villetta alle porte di Carignano, in provincia di Torino.

I carabinieri, avvisati dai vicini, hanno sfondato la porta e assieme al personale del 118 hanno soccorso i figli, due gemellini che ricoverati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Regina Margherita di Torino.

Intorno alle 5.30, per motivi ancora da accertare, il proprietario 40enne ha sparato alla moglie, ai due figli e al cane, prima di uccidersi con la stessa arma. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

L’uomo ha sparato alla moglie e ai due figli mentre dormivano, poi si è ucciso | CorriereTv. Una vita intera trascorsa nel borgo agricolo di Ceretto, tra famiglia e lavoro. (Corriere TV)

Impossibile prevedere che dietro ad una vita apparentemente normale, ci fosse tanta sofferenza». Chi la conosce, racconta come in questi ultimi giorni la vedeva più convinta che mai a voltare pagine della sua vita. (La Stampa)

Con una pistola calibro 22 regolarmente detenuta ha ucciso la moglie Barbara Gargano, 38 anni, impiegata a Moncalieri, poi ha sparato ai due figli di due anni e al cane, suicidandosi subito dopo con un colpo alla testa. (TorinoSud)

Lo stesso fratello ha immediatamente contattato i carabinieri, che giunti nella villetta hanno trovato per terra i cadaveri della coppia. Il bambino è morto poco dopo l'arrivo in ospedale, mentre la sorellina é ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Regina Margherita di Torino, in condizioni disperate. (TorinOggi.it)

Prima dell'alba di lunedì 9 novembre 2020, in una villetta di borgata Ceretto, Alberto Accastello, 40enne, operaio alla Cerealceretto, azienda cittadina che tratta cereali, ha ucciso a colpi di pistola la moglie Barbara Gargano, 38 anni, cassiera in un supermercato di Moncalieri. (Today.it)

Poi ha preso di mira i due figlioletti (una coppia di gemellini di 2 anni: un maschietto ed una femminuccia) e il cane di famiglia e infine si è sparato un colpo alla testa. SOCCORSO DAL 118, MUORE ANCHE L’OMICIDA. (Cronaca Qui)