“Il vino non fa male ma servono moderazione e attenzione alla qualità”

AostaSera SALUTE

Alcool sì o alcool no? È la domanda al centro del dibattito che in questi giorni sta dividendo la ricercatrice Antonella Viola dagli affezionati degli aperitivi. A difesa di cultori del vino e produttori locali interviene Stefano Di Francesco, presidente del Consorzio vini della Valle d’Aosta, sostenendo in primis la necessità di un utilizzo consapevole nonché di un atteggiamento responsabile. La polemica La scintilla della polemica coincide con il pieno appoggio dato da Viola alla decisione dell’Irlanda di equiparare alcool e sigarette nonché di inserire nelle etichette dei prodotti che lo contengono opportuni avvertimenti circa i danni che essi possono provocare alla salute. (AostaSera)

Se ne è parlato anche su altri media

Una paura condivisa dai Paesi mediterranei, tra i più importanti esportatori produttori ed esportatori di vino. C'è anche l'Italia tra questi e mentre il governo di Giorgia Meloni lavora per evitare il collasso di una delle eccellenze italiane riconosciute all'estero e richieste in tutto il mondo, gli italiani, invece di fare fronte comune in difesa di un prodotto locale, seguono l'onda e si schierano contro. (ilGiornale.it)

Lo scontro fra scienziati e non solo dopo le parole della professoressa di origini pugliesi: "Il vino danneggia il cervello e aumenta il rischio di tumori". Sulla sua stessa linea Pier Luigi Lopalco, decisamente contrario Matteo Bassetti (La Repubblica)

Così il professor Giovanni De Gaetano, tra i fondatori e primo direttore del “Mario Negri Sud” e dei Laboratori di ricerca dell’università Cattolica del Molise, oggi responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia), e il professore emerito di Biochimica dell’università di Padova, Fulvio Ursini, entrano nel dibattito esploso all’interno del mondo scientifico, da quando l’immunologa Antonella Viola in un’intervista ha dichiarato che anche una dose minima di vino è cancerogena come l’amianto, che chi beve un bicchiere al giorno ha il cervello più piccolo e che l’unica dose sicura è zero, dunque che la proposta dell’Irlanda di denunciare in etichetta la pericolosità del vino, come avviene per le sigarette, è sacrosanta. (Avvenire)

A tenere banco è infatti la decisione dell'Irlanda di applicare sulle bottiglie di alcolici etichette con maggiori informazioni sul legame tra alcol e cancro. (Today.it)

Il medico epidemiologo, ex direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto dei tumori di Milano, spiega come l’alcol è correlato alle malattie. I danni al cervello? «Non in piccole dosi: anzi, chi beve poco si ammala meno di Alzheimer» (Corriere della Sera)

È vero che il vino fa male? La risposta della neurobiologa Sandra Moreno Tutto nasce dalla decisione dell’Irlanda, primo Paese europeo, che vuole inserire sulle etichette delle bottiglie di vino la dicitura “nuoce alla salute“, come già succede per i pacchetti di sigarette. (Radio Capital)