Vaccino anti-Covid, dopo quanto tempo dalla guarigione si può ricevere: le regole del Ministero

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Se invece è trascorso più di un anno dalla malattia, tra la prima e la seconda dose dovranno passare 21-28 giorni, a cui farà seguito la terza dose dopo almeno 120 giorni.

Le persone che dovessero contrarre il Covid dopo aver già ricevuto la seconda dose, infine, potranno ricevere il booster dopo un periodo di almeno 120 giorni

Quando una persona guarisce dall’infezione, la prima dose deve essere effettuata entro il primo anno, a cui potrà seguire la dose booster dopo 120 giorni. (Thesocialpost.it)

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Somministrare il vaccino anti-SARS-CoV-2 ai bambini affetti da tumore non solo si può, ma anzi si deve per proteggerli dal rischio di contrarre forme severe della malattia COVID-19. È quanto emerge dal documento di Consensus elaborato dal Gruppo di Lavoro Infezioni e Terapie di Supporto dell’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica. (L'Ecodelsud.it)

Continuiamo anche a mantenere comportamenti prudenti e a rispettare le regole”. Così i ministero della Salute su Twitter (LaPresse)

Chiariamo questi dubbi e capiamo se ci sono rischi. Ecco perché non c’è l’indicazione di fare un tampone nasofaringeo prima di vaccinarsi: potremmo dire tutt’al più che si tratta di una vaccinazione inutile, ma non pericolosa”. (News – Roba da Donne)

Sul tema si è espresso pure Massimo Andreoni, primario di Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma. Va ricordato che il tampone serve per diagnosticare la presenza del virus nell’organismo e quindi a scoprire se c’è un’infezione in corso. (salute33)

Simone Cesaro, all’indomani dell’estensione della vaccinazione prima all’età adolescenziale (12-17 anni) e successivamente all’età della seconda e terza infanzia (5-11 anni). (insalutenews)

Così la pensa l’ Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (Aieop) sulla somministrazione del vaccino anti Covid ai bambini malati di tumore: è un atto dovuto. «La condizione di immunodepresso non rappresenta una controindicazione bensì una motivazione ulteriore alla vaccinazione perché la stessa è diretta a proteggere il paziente fragile. (HealthDesk)