Terremoto in Turchia: «In zona solo una ventina di italiani e stanno tutti tutti bene»

Corriere Roma INTERNO

Dei 5.700 italiani residenti in Turchia, tra Aire e temporanei, solo una 20ina vivono nella regione colpita dal sisma e starebbero tutti bene. La Farnesina, che da subito ha avviato la ricerca dei connazionali nel Paese, fa sapere anche di avere contattato il gruppo Unicef locale, che non segnalerebbe problemi agli italiani sul posto. «Il ministero degli Esteri sta contattando tutti gli italiani che vivono nella regione colpita dal sisma», ha twitttato il ministro degli Esteri Antonio Tajani subito dopo il terremoto. (Corriere Roma)

La notizia riportata su altri media

(LaPresse) – “Nella zona più gravemente colpita, dove c’è stato il terremoto più forte, ci sono 21 italiani, li abbiamo raggiunti tutti e non risulta che siano in pericolo. Quelli che erano registrati con l’app dell’Unità di crisi sono stati chiamati personalmente tutti e abbiamo riscontri positivi. (LaPresse)

I due leader in guerra si uniscono per un momento per manifestare alla Turchia la vicinanza dei loro Paesi dopo il terribile terremoto di magnitudo 7.9 che ha distrutto il sud dello Stato, causando centinaia di morti. (Il Fatto Quotidiano)

(LaPresse) – “A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. (LaPresse)

Un terremoto terribile, 7.8 la scossa massima e altre scosse, oltre 800 vittime e macerie ovunque. La Turchia meridionale nella notte ha vissuto una tragedia inimmaginabile. Una tragedia che ovviamente coinvolge anche i club sportivi turchi. (La Gazzetta dello Sport)

Washington (Usa), 7 feb. Biden “ha espresso le condoglianze a nome del popolo americano a coloro che sono rimasti feriti o hanno perso i propri cari nei terremoti”, aggiungendo “che le squadre statunitensi si stanno schierando rapidamente per supportare gli sforzi di ricerca e soccorso turchi e coordinare altra assistenza che potrebbe essere richiesta dalle persone colpite dai terremoti, inclusi servizi sanitari o generi di prima necessità” (LaPresse)

È salito ad almeno 1.3598 morti il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia e Siria. Stando alla United States Geological Survey (USGS), esiste una probabilità del 47 per cento che le vittime siano tra le mille e le diecimila e una probabilità del 20 che il bilancio finale dei deceduti sia fra le diecimila e le centomila. (Liberoquotidiano.it)