Zaki: fonti, 'domani altro aggiornamento, forse di due mesi'

Alto Adige INTERNO

Il 31enne Patrick è a piede libero dopo la scarcerazione disposta l'8 dicembre e arrivata al termine di 22 mesi di custodia cautelare, ma al momento non può tornare in Italia a causa del processo in corso per "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di un articolo del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall'Isis e discriminati da frange della società musulmana.

Circa la richiesta presentata alla Procura generale egiziana per una sua partenza alla volta dell'Italia prima della sentenza, Hoda ha riferito che "non abbiamo ricevuto alcuna risposta"

Un'altra fonte giudiziaria ha previsto però che domani, "se la difesa terminerà la propria arringa, il processo sarà rinviato al fine di emettere una sentenza". (Alto Adige)

Su altri media

Non è accettabile, voglio tornare ai miei studi e inizio a sentirmi non libero. Voglio solo tornare a studiare». (ilGiornale.it)

Non è accettabile, voglio tornare ai miei studi e inizio a sentirmi non libero. E ciò è del tutto inaccettabile per me": lo ha detto Patrick Zaki ai giornalisti a Mansura dopo l'ennesimo rinvio sul suo caso deciso oggi (Trentino)

La rabbia dello studente: "Non capisco perché mi impediscano di tornare in Italia" di Ilaria Venturi , Francesca Caferri. Amnesty: "Sono ormai 28 mesi, e arriveremo a 31, che Patrick Zaki è intrappolato in un meccanismo giudiziario arbitrario". (la Repubblica)

Per 22 mesi, Zaki ha subito una custodia cautelare in carcere, vedendosi periodicamente rinviare di 45 giorni la decisione sulla liberazione, poi avvenuta l'8 dicembre del 2021, in attesa dello svolgimento di un processo in cui rischia fino a 25 anni di carcere. (La Stampa)

Una notizia che non sorprende Una previsione, in qualche modo prevista, alla vigilia del ritorno in aula odierno. Un’altra fonte giudiziaria, però, aveva previsto uno scenario diverso per oggi: «Se la difesa terminerà la propria arringa, il processo sarà rinviato al fine di emettere una sentenza» (Corriere della Sera)

Se i suoi legali termineranno le arringhe difensive, il processo sarà rinviato al fine di emettere una sentenza, ha previsto un'altra fonte giudiziaria. La legale principale del trentunenne ricercatore, Hoda Nasrallah, non ha fatto previsioni su contenuti e possibili esiti dell'udienza. (IL GIORNO)