Iran, uccisa la 17enne Nika Shakarami perché protestava per la morte di Mahsa Amini

Open ESTERI

Nika Shakarami aveva 17 anni. Era scesa in piazza insieme ad altre migliaia di cittadini iraniani per protestare contro l’uccisione di Mahsa Amini. È morta anche lei: la sua famiglia ha ritrovato il cadavere della minorenne in un obitorio di un centro di detenzione di Teheran. Shakarami era scomparsa il 20 settembre. Durante una manifestazione in memoria della 22enne morta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto, Shakarami aveva scritto un messaggio a una sua amica, spiegandole di essere stata inseguita dalle forze di sicurezza. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

“L’obiettivo – ha commentato Felicio De Luca – Commissario straordinario del “Villaggio dei Ragazzi”, è quello di formare, anche attraverso la partecipazione ad eventi del genere, figure professionali che uniscono alla sicura padronanza delle materie di settore studiate a scuola importanti competenze riguardanti tutto ciò che è settore alberghiero WhatsApp Facebook Twitter Email Print. (Caserta Web)

L’altra parte mi dice di restare, restare. Si tratta di una storia che risale al 1968 e che tutti gli iraniani conoscono: Una parte del mio cuore mi dice di andare, andare. (Open)

Stavano protestando contro i bassi salari, le richieste curriculari sempre più pesanti per gli studenti, le cattive condizioni nelle scuole e la mancanza di libertà di pianificazione delle lezioni. (LaPresse)

Il corpo della sedicenne di Khorramabad, nell’ovest dell’Iran, sarebbe stato rubato dalle forze di sicurezza e sepolto in un villaggio vicino all’insaputa della sua famiglia. Nika era scomparsa da circa 10 giorni dopo aver preso parte a una delle tante proteste tenutesi in tutto il Paese in seguito alla morte di Mahsa Amini. (Il Fatto Quotidiano)

È stata ritovata senza vita dalla zia. Fatto sta che questa (Io Donna)

Persino la zia della giovane, stando alle notizie trapelate dalla stampa estera, è stata minacciata di morte. Mentre ai genitori della ragazza sarebbe addirittura stato vietato di svolgere il rito funebre. (ilGiornale.it)