Omicidio di Lecce: qualcuno manovra l’account Facebook di Antonio De Marco

Bigodino.it INTERNO

Sparizione di post e cambio del nome: qualcuno sta modificando il profilo di Antonio De Marco. La notizia è circolata ovunque ed ha sconvolto praticamente il paese intero.

Il profilo, che prima portava il nome di ‘Giovanni Antonio De Marco’, adesso è rinominato con ‘Giò DM‘.

L’account Facebook di Antonio De Marco ha subito delle modifiche, nonostante il ragazzo si trovi, come è ovvio che sia, rinchiuso nel carcere di Lecce (Bigodino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Nonostante questo, però, pare che l'omicida in cella si sia pentito: "Mi dispiace per quello che ho fatto, non lo rifarei". Ne viene fuori il ritratto di un serial killer, capace di ammazzare ancora dopo l'assassinio dell'arbitro e della sua fidanzata nel loro appartamento. (Liberoquotidiano.it)

Lo hanno riferito lasciando il carcere di Lecce i suoi avvocati, Andrea Starace e Giovanni Bellisario. L'arresto è stato convalidato dal gip del Tribunale di Lecce, Michele Toriello, che conferma la custodia cautelare in carcere. (Il Mattino)

Ma la scelta delle vittime sarebbe stata del tutto casuale. Secondo le prime deduzioni la messa in scena, degna di un film dell’orrore, avrebbe poi dovuto trasformarsi in una sorta di sfida lanciata agli inquirenti. (TeleRama News)

Si potrebbe definire – dichiara Lucia Cavaliere – uno scolaro modello, un bambino educatissimo, silenzioso, rispettoso delle regole, ma introverso. La famiglia, evidentemente devastata, non ha intenzione di rilasciare alcuna dichiarazione, così come la difesa, affidata all’avvocato Gianni Bellisario. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

vrebbe il profilo del potenziale serial killer, lo studente di Scienze infermieristiche di 21 anni reo confesso del delitto della coppia di fidanzati, avvenuto una decina di giorni fa a Lecce. (Ticinonline)

Sulla possibilità di chiedere una perizia psichiatrica i due avvocati hanno risposto: «Dobbiamo valutare». De Marco - che si trova in isolamento - sarebbe apparso «scosso» e «provato» ai legali, e a loro dire avrebbe preso coscienza della gravità dei suoi atti. (Il Messaggero)