Ma che pizza - L'Unione Sarda.it

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Perciò nel dibattito (ehm) sul costo della pizza viene da schierarsi a prescindere coi napoletani che continuano a proporre la margherita a 5 euro e contro la pizza al Patanegra da 65.

E quindi dai, tutti contro Flaviaccio e la sua mania di rappresentare ogni istanza popolare ed egualitaria come uno snobismo leninista da radical chef con la pizza sotto il naso.

Solo che anziché replicargli così, un campione del pizzaiolismo democratico ribatte a Briatore che loro, i napoletani low cost, la pizza “la fanno con amore”

Anche perché per noi tutti la pizza è l’equivalente gastronomico del cerchio, un elemento immutabile nella sua umile perfezione: non è che se lo fai con gli Swarovski viene più tondo. (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altre testate

Queste le parole di Briatore in seguito agli attacchi ricevuti nei confronti della sua catena internazionale di pizzerie Crazy Pizza, indirizzati particolarmente ai prezzi ritenuti eccessivamente alti. (NapoliToday)

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Però dobbiamo trovare il modo per creare un marchio che connoti la pizza italiana nel mondo e permetta di venderla. «Bisogna creare un brand internazionale per esportare la pizza italiana in tutto il mondo». (Corriere della Sera)

Lo scontro tra Sorbillo e Briatore: cosa si sono detti. Flavio Briatore ha teso la mano, chiarendo immediatamente che “non faccio le guerre per una pizza”. Briatore e Sorbillo, un locale insieme? (Virgilio Notizie)

Era stata annunciata da Bruno Vespa come la ‘grande rissa’ tra Flavio Briatore (che vende la pizza anche a 65 euro) e quella del Popolo a 5 euro, rappresentata in studio da Gino Sorbillo. Poi l'invito da parte di Bruno Vespa ai due imprenditori: "Aprite un locale insieme a Napoli" (CalcioNapoli24)

Il problema è precisare che la nostra pizza tradizionale è un piatto completo e può essere buona anche se sempliciotta come la facciamo noi. Nei giorni successivi la replica direttamente dalla capitale della pizza: a Napoli, con una folla anti-Briatore, Gino Sorbillo davanti allo storico locale ha distribuito per protesta pizza gratis. (Il Fatto Quotidiano)