Spuntano nuovi documenti, raffiche di critiche per Facebook

Corriere del Ticino ECONOMIA

Il problema dei discorsi di incitamento all’odio non riguarda comunque solo gli Stati Uniti ma si spinge ben oltre i suoi confini fino ad arrivare all’India e all’Etiopia.

I documenti rivelano interferenze dei manager per consentire ai vip di postare qualsiasi cosa a prescindere da eventuali violazioni delle regole.

A Wall Street comunque Facebook qualche «amico» ancora lo ha e nonostante la tempesta che si sta scatenando avanza decisa

Proprio per non pesare sui conti Zuckerberg, campione dalla libertà di espressione negli Stati Uniti, si è piegato alla richiesta del partito comunista vietnamita di censurare i post anti-governativi. (Corriere del Ticino)

Su altri giornali

“Molti dei nostri servizi sono stati richiesti per essere i migliori per la maggior parte delle persone che li utilizzano, piuttosto che solo per i giovani”, ha affermato Zuckerberg. Ha riconosciuto che uno dei motivi alla base del video è stato il successo di TikTok, che Zuckerberg ha definito “uno dei concorrenti più efficaci che abbiamo mai affrontato” (FUTURA MEMORIA)

I Facebook Papers aprono probabilmente la crisi peggiore di sempre per il social di Mark Zuckerberg che, dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, pensava o quantomeno sperava di aver superato il test maggiore. (laRegione)

acebook cresce meno delle attese nel terzo trimestre, con i conti appesantiti nuove regole sulla privacy introdotte da Apple che hanno ridotto gli introiti pubblicitari. Facebook ha anche comunicato di attendersi un fatturato compreso tra 31,5 e 34 miliardi di dollari nel quarto trimestre, contro i 34,84 miliardi di dollari stimati dal mercato. (AGI - Agenzia Italia)

I commenti di Zuckerberg sollevano anche la questione di come vede il ruolo della stampa nel fornire al pubblico notizie sulla sua azienda. Il “tentativo integrato” di far trapelare i documenti interni di Facebook citati da Zuckerberg è trapelato. (laredazione.eu)

Facebook non conosce i suoi algoritmi. Diversi documenti interni, finiti nelle mani del Congresso americano, dimostrano che Facebook stessa nutre molte perplessità circa i propri algoritmi E per questo Frances Haugen ha scritto che Facebook dovrebbe essere trasparente sulle risorse investite nei vari Paesi e nelle varie lingue. (Roccarainola.net)

I documenti mostrano che ci sono differenze significative nelle barriere di sicurezza che Facebook utilizza per monitorare i contenuti nei paesi. Secondo The Verge, Facebook sta prendendo di mira Stati Uniti, Brasile e India come “livello zero” per la gestione della maggior parte dei contenuti sulle sue piattaforme. (sdionline)