Tensioni a Roma al corteo di Alitalia

La Stampa ECONOMIA

Un corteo di dipendenti di Alitalia è giunto a pochi passi da palazzo Chigi per protestare contro la trattativa per il futuro della compagnia aerea.

«Alitalia non si tocca» è scritto su alcuni striscioni esposti dai dipendenti.

Nuova manifestazione in centro a Roma davanti ai palazzi della politica.

Secondo quanto si apprende da fonti di Questura, non ci sarebbero state tensioni con gli agenti della polizia di stato intervenuti nel corteo tra piazza San Silvestro e piazza Colonna

Alitalia, il corteo dei lavoratori si avvicina a Palazzo Chigi. (La Stampa)

Su altre fonti

Video: Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev. Leggi anche: Nei momenti successivi agli scontri, una delegazione del corteo ha trattato e dialogato con i dirigenti della polizia per cercare di riportare la calma. (Open)

Le risposte che diamo oggi fanno parte di un percorso”, ha aggiunto Roma, 29 apr. (LaPresse)

È quanto hanno scritto ai lavoratori in una comunicazione interna, riportata da Ansa, i commissari straordinari Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso. Solitamente, infatti, gli stipendi per i dipendenti della compagnia aerea vengono pagati il 27 di ogni mese. (QuiFinanza)

(LaPresse) – “Guardano mercato e norme, noi stiamo pensando ad un ampliamento della flotta iniziale, in modo che ci sia più correlazione tra la flotta e gli slot a cui siamo interessati, soprattutto a Linate. (LaPresse)

Un corteo di dipendenti di Alitalia è giunto a pochi passi da palazzo Chigi per protestare contro l'andamento della trattativa per il futuro della compagnia aerea. Alcuni manifestanti sono riusciti ad arrivare fin quasi al palazzo del governo ma sono stati bloccati quando hanno cercato di entrare a piazza Colonna (Rai News)

(LaPresse) – Alitalia rende noto che quanto riportato da organi di stampa circa la disponibilità presso la compagnia aerea di una comunicazione da parte di Ita Spa datata 26 aprile avente per oggetto ‘Manifestazione di intenti per l’acquisto […] ramo aviation’ non è sinora pervenuta ai commissari straordinari destinatari (LaPresse)