Guarda le cicatrici nel mare e nei fondali del Giglio a 10 anni dal disastro della Concordia

greenMe.it INTERNO

Purtroppo, come se non bastasse, l’evento ha causato danni ingenti all’ambiente marino.

Rimosse le cause della perdita di posidonia, i trapianti effettuati nel 2016 hanno dimostrato un raddoppio del numero di fasci trapiantati, così come quelli effettuati dal 2019 sembrano avere un esito simile

A soffrire è stato l’intero ecosistema, in particolare le praterie di Posidonia oceanica e i popolamenti del Coralligeno. (greenMe.it)

Su altre fonti

Così Carlo Lucarelli racconta il lavoro di ricostruzione raccolto nel podcast intitolato Apnea (sei puntate per RaiPlay) che ricorda i 10 anni dalla tragedia della Costa Concordia all’isola del Giglio. (RSI.ch Informazione)

La guardia costiera ha deposto una corona di fiori sul molo, dove c’è stata una preghiera silenziosa. Il corteo è arrivato al porto e si è concluso alle 21.45, l’ora esatta in cui la nave da crociera urtò gli scogli al largo dell’isola. (LaPresse)

A distanza di 10 anni le immagini della Costa Concordia sono ancora stampate nella mente di tutti gli italiani. Cosa resta oggi della Costa Concordia naufragata. Sarebbe interessante scoprire da dove provengono i materiali degli oggetti che abbiamo in casa, tra questi infatti potrebbero esserci dei pezzi della Costa Concordia. (Money.it)

A dieci anni dalla tragedia, una ricostruzione del naufragio della Costa Concordia, avvenuto la notte del 13 Gennaio 2012 di fronte all’Isola del Giglio. È disponibile da ieri anche “Apnea” podcast con Carlo Lucarelli che presto diventerà una fiction prodotta da Lux Vide. (Piper Spettacolo Italiano)

Ma quella della Concordia è molto più che la semplice storia di una nave andata a picco e del Comandante che l’ha abbandonata. I naufraghi ancora sotto shock, con le coperte sulle spalle, i soccorritori al lavoro per recuperare sopravvissuti, le fotografie dei dispersi. (Famiglia Cristiana)

"Le attività di monitoraggio e di ripristino delle condizioni dei fondali – si legge – sono state indicate dal ministero dell’Ambiente attraverso le prescrizioni che la Conferenza di servizi, appositamente convocata, ha stabilito subito dopo il naufragio (LA NAZIONE)