Ritardi di AstraZeneca, stop alle vaccinazioni dei medici di base

Corriere Romagna SALUTE

Ancora problemi con le forniture di AstraZeneca: medici di medicina generale costretti allo stop delle vaccinazioni.

Per questo Ausl ha chiesto ai medici di medicina generale di conservare le scorte per garantire i richiami a chi ha già ricevuto la prima dose e deve completare il ciclo di vaccinazione.

Da parte dei pazienti, continua Ottogalli, «c’è stata comprensione nonostante il disagio che si è creato. (Corriere Romagna)

Se ne è parlato anche su altri media

Il NOA Covid-Vacc ha già predisposto una ulteriore distribuzione di vaccini di intesa con i distretti socio sanitari per i medici di Medicina generale riceveranno circa 21mila dosi, di cui 9mila per le seconde dosi e 12mila per eseguire prime vaccinazioni dei loro assistiti. (MolfettaViva)

Leggi anche In Friuli è prevalente la variante inglese, c’è da preoccuparsi per la mutazione indiana arrivata in Veneto? Raggiungere nei territori una immunizzazione contro il Covid sempre più omogenea grazie alle vaccinazioni consente a tutti di tornare al più presto alla normalità» (Il Messaggero Veneto)

Due le linee di vaccinazione attive con il sestetto di medici distribuiti su accettazione, sfialamento dei flaconi per la preparazione delle dosi ed inoculazione dei vaccini. All'area della Val d'Alpone l'Ulss 9 Scaligera, per il tramite del Distretto 2, ha assegnato una fornitura di 500 dosi di vaccino Astra Zeneca che saranno somministrate in più sessioni vaccinali. (L'Arena)

I medici concludono: «Il nostro impegno è garantito senza limiti e senza riserve» ma «non intendiamo svolgere un ruolo marginale o di riserva con l'assegnazione di minime dosi di vaccino o di spazi» Sullo sfondo da settimane c’è uno scontro che vede contrapposti da un lato la Regione e dall’altro i medici di medicina generale. (La Nuova Sardegna)

"Si parla di potenziare il territorio ma poi ci considerano i burocrati che debbono certificare il lavoro degli altri, firmando Green Pass. Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale, si fa portavoce del disagio di migliaia di medici di famiglia. (IL GIORNO)

Per tale ragione - concludono - comprendiamo la voglia e la decisione di molti medici di rinunciare a partecipare alla vaccinazione fino a quando le condizioni di lavoro sono queste" Infine, evidenziano che "il clima, che si è venuto a creare per i medici di famiglia, è diventato pesante ed insopportabile. (La Repubblica)