Tempesta 5 stelle, gli espulsi sono 40 ma i probiviri resistono a Crimi

Avvenire INTERNO

Da sinistra, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e Vito Crimi, suo successore come capo politico del Movimento 5 stelle - Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . Una e-mail per. dirsi addio.

Una terna di "giudici" disciplinari pentastellati, (la ministra Fabiana Dadone, Jacopo Berti e Raffaella Andreola) che adesso frena sulla decisione di allontanamento.

C’è chi poi ventila l’ipotesi di dimissioni di Andreola e Berti, che di fatto bloccherebbero la decisione presa dal capo politico Vito Crimi contro i malpancisti. (Avvenire)

Su altri media

GOVERNO CONTE – “Anche per il Conte ter mi era stato chiesto di entrare, ma quando è rientrato Renzi ho detto no” Governo Draghi e le espulsioni del M5s, Alessandro Di Battista ribadisce di non aver “cambiato idea”. (Imola Oggi)

L'ex grillino non ha lesinato critiche al Movimento 5 Stelle e neppure al governo che gli è costato l'addio al mondo pentastellato. Renzi l’aveva organizzata con degli agganci: con Salvini, Gianni Letta, tutti i giornaloni che negli ultimi due mesi avevano infangato questo governo”. (Liberoquotidiano.it)

«Magari con un quesito che sia su questo molto, molto chiaro», aggiunge velenoso, dopo il quesito decisamente “schierato” con il quale il M5S ha fatto decidere i militanti sul governo Draghi. Sarà pure semplicemente uno che «porta avanti battaglie da fuori», ma di sicuro Alessandro Di Battista è ancora molto attento a quello che accade «dentro». (La Stampa)

Gianni Letta- scandisce Di Battista- non ho le prove ma è stato lui a organizzare questa crisi”. Oggi Di Battista sta bene fuori dal palazzo, lontano dai ruoli di governo (Dire)

Uno dei personaggi di spicco del M5S ha lasciato il Movimento dopo l’adesione dei grillini al governo Draghi e fa il punto della situazione, tra sospetti e giudizi. Infatti i grillini sono riusciti a formare un governo con la Lega con il Conte uno o governo giallo-verde come venne chiamato. (Ultim'ora News)

Quaranta espulsi. Sono una quarantina, al momento, gli espulsi dal partito dopo la frattura sulla fiducia di venerdì. “C’è un limite oltre il quale ognuno di noi non può andare ed è quello che è successo a me ieri (giovedì, ndr). (Prima Treviglio)