Operazione Pollice Verde: dettagli e nomi dei 10 arrestati

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Elevatissima verrà mantenuta l’attenzione dei finanzieri in forza al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, affinché gravi condotte criminali della specie siano evitate o prontamente represse, attraverso mirate e penetranti attività di monitoraggio, prevenzione, controllo straordinario del territorio e di conseguenti investigazioni.

Alle prime luci dell’alba, gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno inflitto l’ennesimo duro colpo alla criminalità organizzata reggina, smantellando un’intera organizzazione criminale dedita a reati inerenti agli stupefacenti. (Newz.it)

Ne parlano anche altre testate

Però, – scrive il gip – “hanno pertanto dato vita ad ‘una associazione ristretta e su base familiare’: si coltivano il loro orticello e ne ricavano la sostanza stupefacente da cedere a pochi ma selezionati clienti”. (Il Fatto Quotidiano)

Gestivano in house la coltivazione, il confezionamento e la vendita al dettaglio di marijuana. (ilreggino.it)

45 anni di origine campana, pregiudicato, con l’accusa di detenzione illegale di materiale esplodente e polvere da sparo per confezionamento di ordigni artigianali. Alcuni di questi ordigni erano pronti per essere consegnati e addirittura la polvere da sparo rinvenuta era imballata e pronta per essere spedita a vari indirizzi sull’intero territorio nazionale. (Quotidiano online)

Secondo le indagini, il gruppo avrebbe messo in piedi un vero e proprio business “a km 0”. Gli arrestati, secondo l’accusa, coltivavano lo stupefacente con metodologie tecnologicamente avanzate per garantire un’eccellente qualità. (Quotidiano del Sud)

Dopo essere stato dichiarato in stato d’arresto, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria reggina, mentre il materiale rinvenuto è stato sequestrato. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Analizzato l’intero scenario delineatosi nel corso dell’articolata attività investigativa condotta, concordando pienamente con il quadro di pericolosità prospettato dalla polizia giudiziaria, anche rispetto agli aspetti connessi alle esigenze cautelari, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia richiedeva al G. (Tempo Stretto)