Ex Ilva: arrestato l'avvocato Amara

Avvenire INTERNO

Per l'ex capo della Procura ionica è stato disposto l'obbligo di dimora a Bari.

'avvocato Pietro Amara è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un'inchiesta sull'ex Ilva coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza e nella quale è coinvolto anche l'ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo.

Nel maggio 2020 Capristo è stato arrestato (tornato libero ad agosto) nell'ambito di un'altra inchiesta per la quale è attualmente a processo per tentata concussione, falso in atto pubblico e truffa aggravata. (Avvenire)

Su altri giornali

Ai domiciliari finisce Filippo Paradiso, il poliziotto che lavora al Viminale assieme al sottosegretario grillino Carlo Sibilia. Piero Amara accusato di aver pilotato le sentenze anche per l'ex Ilva attraverso l'ex capo della Procura di Taranto (La Verità)

«Favori per gli amici» Amara e Paradiso sono in carcere, Capristo ha l’obbligo di dimora, un avvocato e un ex consulente dell’Ilva commissariata sono agli arresti domiciliari, tutti con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. (Corriere della Sera)

cronaca. Ex consulente Ilva, l'avvocato è stato arrestato per l'inchiesta della procura di Potenza sul polo siderurgico. L'accusa: accordi corruttivi (TG La7)

Nel maggio 2020 Capristo è stato arrestato (scarcerato ad agosto) nell'ambito di un'altra inchiesta per la quale è attualmente a processo per tentata concussione, falso in atto pubblico e truffa aggravata. (Antimafia Duemila)

Gli ulteriori guai giudiziari per l’ex procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo sono legati alle indagini della Procura di Potenza, coordinate dal procuratore Francesco Curcio e legate a vicende riguardanti il periodo in cui Capristo era procuratore a Taranto e a Trani. (TarantoBuonaSera.it)

Nel ruolo dell'acquirente, insegna la cronaca degli ultimi anni, si trova spesso l'avvocato Piero Amara, legale siciliano condannato per corruzione in atti giudiziari, cuore dell'inchiesta di Perugia (e prima di Milano e in parte di Roma) sulla fantomatica loggia Ungheria, e da ieri in carcere su ordine del tribunale di Potenza: per il procuratore Francesco Curcio ha corrotto pm e pubblici ufficiali per far ottenere favori processuali ai suoi clienti (la Repubblica)