Il Play Store è sicuro? Ancora non del tutto, dicono i ricercatori di Check Point Software

Le conseguenze possono essere duplici: ritrovarsi con indesiderati servizi in abbonamento ed esporre i propri dati sensibili ai malintenzionati dietro al malware.

La buona notizia è che queste app corrotte sono già state rimosse dal Play Store.

I ricercatori di Check Point Research oggi hanno comunicato di aver identificato una nuova famiglia di malware chiamata “Haken” che è stata installata su oltre 50.000 dispositivi attraverso otto app mascherate da innocue utility per fotocamera o giochi per bambini. (Androidworld)

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La stragrande maggioranza di queste app erano sviluppate in Asia, ma con un pubblico inglese come riferimento. La pubblicità può essere fastidiosa, a volte decisamente troppo, e Google lo sa bene. La maggior parte delle applicazioni sembrano essere state sviluppate tra Cina, India e Singapore, con un pubblico inglese come riferimento. (Androidworld)

Il launcher è focalizzato sul benessere digitale con una schermata principale poco ingombrante e un’interfaccia minimalista ridotta all’osso. Sentien Launcher è un’applicazione che permette di personalizzare lo smartphone con un launcher rapido, minimale e smart. (TuttoAndroid.net)

Gli esperti di Check Point non sono ancora convinti della sicurezza del Google Play Store, come dimostra già il titolo dell’intervento pubblicato sul blog ufficiale (“Il Google Play Store è sicuro? E come fanno questi malware a ingannare i controlli del Google Play Store? (TuttoAndroid.net)

La loro visualizzazione poteva avvenire in maniera del tutto inaspettata, compromettendo o interferendo con l'usabilità stessa del dispositivo nelle sue funzioni principali. aken è un clicker: si impossessa cioè del dispositivo cliccando su qualsiasi cosa appaia sullo schermo e accede ai dati personali. (HDblog)

Google: quando entrerà in vigore questa nuova politica. La politica cambierà ad aprile, ma gli sviluppatori possono chiedere feedback sulle loro eventuali problematiche a partire da maggio. Ciò che è “necessario” secondo Google potrebbe non essere lo stesso per tutti gli altri. (Tecnoandroid)

Google e app maligne: una lotta antica come il “Play Store”. Nel 2019 la cesoia di BigG è intervenuta contro un’altra azienda cinese (anch’essa quotata in borsa), CooTek. Di recente infatti, Il colosso di Mountain View ha rimosso dal suo store più di 600 applicazioni per “pubblicità fuorviante”. (Telefonino.net)