Putin: “Pronto a trattare”. I motivi della svolta

Nicola Porro INTERNO

Se la fornitura di missili dovesse bloccarsi, in particolare di quelli a lungo raggio che gli Stati Uniti sembrano sul punto di spedire in Ucraina, allora Putin sarebbe pronto “a continuare i colloqui di pace con Kiev”.

Se lo Zar si è deciso davvero a trattare i motivi possono essere due.

L’Ue potrebbe offrirsi di mettere in piedi una missione navale per scortare il grano fuori dai porti ucraini. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri giornali

La notizia del potenziale trasferimento di armi e l'avvertimento di Putin sono arrivati dopo che la Russia ha fatto progressi nella regione del Donbass. Le conquiste russe nella cittá strategicamente importante di Severodonetsk potrebbero costringere le truppe ucraine a ritirarsi, ha affermato un funzionario ucraino. (Italia Oggi)

Perché presumono che Putin, che sta attualmente conducendo una guerra a un grande popolo europeo, intenda mantenere le sue promesse?". Putin, Scholz e Macron hanno discusso la possibilità di negoziare la riapertura del porto di Odessa per consentire alle esportazioni di grano di lasciare l'Ucraina, secondo un briefing dell'Eliseo dopo la chiamata (L'HuffPost)

"Lavoriamo tutti i giorni per rafforzare la nostra difesa, a partire dalla fornitura armi. 06:30 Le forze armate ucraine sostengono di aver eliminato il comandante di un battaglione d’assalto aereo russo del 104esimo reggimento d’assalto aereo, il tenente colonnello Alexander Dosyagaev. (Gazzetta del Sud)

Il presidente francese Emmanuel Macron, al termine del summit Ue a Bruxelles, ha detto che assieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno invitato Vladimir Putin a mettere fine al blocco russo del porto di Odessa in base ai termini di una risoluzione delle Nazioni Unite. (L'Unione Sarda.it)

“Ho proposto, nelle discussioni che abbiamo avuto con Olaf Scholz sabato scorso, al presidente Putin di prendere l’iniziativa per una risoluzione alle Nazioni Unite per dare un quadro molto chiaro a queste operazioni. (Agenzia askanews)

Pressing per la revoca delle sanzioni. Giuseppe Agliastro (La Stampa)