La protesta No Green pass nel porto di Trieste, Fedriga: “Si rischia un danno enorme”

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Il Piccolo INTERNO

Porto di Trieste, Fedriga: "No alle radicalizzazioni: rischiamo un danno enorme". Fedriga ha nuovamente proposto dal 15 ottobre "tamponi nasali meno fastidiosi e fai-da-te da effettuare con la supervisione responsabile d'ufficio".

«Questa potrebbe essere una soluzione alternativa al Green pass, anche per andare incontro a chi in età lavorativa non ha ancora effettuato il vaccino”.

Cosi' il presidente della Regione Fvg e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga precisando di "non intervenire come Regione sulle realtà produttive, perché ho profondo rispetto delle istituzioni che le governano". (Il Piccolo)

Ne parlano anche altri giornali

Questo è un porto che cresce, su cui abbiamo investito, che attrae investimenti e traffici Mercoledì 13 ottobre 2021 - 16:01. Porto Trieste, D’Agostino: pronto a dare dimissioni. "Blocco ad oltranza mi delegittima". (askanews)

Il blocco andrà avanti per il tempo necessario per cancellare il green pass». «Abbiamo già informato i lavoratori di Alpt che utilizzeremo fondi per rimborsare i lavoratori sprovvisti di Green pass vaccinale del costo del tampone (Il Piccolo)

Trieste è il fronte più caldo della protesta, ma non si esclude che questa possa allargarsi in altri scali portuali. «Il Ministero dell'Interno sul Green Pass interviene nei porti senza conoscerli e senza avere la minima idea di come funzionino, di quali equilibri li caratterizzino», ha lamentato (Il Piccolo)

Su Genova abbiamo 2 casi, il terminal Psa e il Porto petroli che per 2 mesi si sono impegnati concordando con i dipendenti di pagare loro i tamponi presso centri convenzionati” (LaPresse) -“Come Confindustria continuiamo sulla linea per cui non dobbiamo pagare noi i tamponi di persone non vaccinate, ma se qualche azienda vuole farlo e trovare accordi a titolo personale può. (LaPresse)

Una autentica lezione di sindacalismo, quello vero, quello che difende in modo autentico i lavoratori, organizza lotte, pianifica una azione di resistenza e di contrattacco di fronte ai diktat governativi, tanto che giustamente Puzzer etichetta come ‘criminale’ l’attuale green pass ammazzalavoro (La Voce Delle Voci)

L’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass su luogo di lavoro (leggi l’articolo) sarà un cambiamento enorme, che andrà a incidere direttamente sulla vita di 23 milioni di italiani. Dati alla mano in Italia sono tra i 4 e i 5 milioni i lavoratori che sono tutt’ora sprovvisti del Green Pass. (LA NOTIZIA)