NASA pubblica immagine del punto di schianto del lander indiano Vikram sulla Luna

Solo dopo due mesi e mezzo, la stessa agenzia indiana ha ammesso il fallimento della missione e l’avvenuto schianto del lander sulla superficie della luna, solo una settimana prima delle foto rilasciate dalla NASA che mostrano con chiarezza il punto di impatto.

Il lander Vikram era parte della missione Chandrayaan-2 tramite la quale l’agenzia spaziale indiana intendeva inviare un rover, contenuto all’interno dello stesso lander, sulla superficie della luna oltre ad un orbiter. (Notizie scientifiche.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Sarebbe stato il quarto paese al mondo ad aver portato un lander sulla superficie lunare. Il lander India. Come appena detto, il lander si chiamava Vikram e faceva parte della missione indiana Chandrayaan-2. (FocusTECH)

L'India sarebbe stata il quarto paese, dopo Russia, Stati Uniti e Cina, a far atterrare una sonda sul nostro satellite. A un chilometro dal punto di atterraggio, Vikram viaggiava a una velocità orizzontale di 48 metri al secondo e verticale di 60 metri al secondo. (la Repubblica)

Si chiama Artemis, ovvero Artemide, sorella gemella di Apollo, dea della caccia ma anche della Luna, corrispondente alla dea latina Diana. Negli anni Cinquanta e Sessanta il governo americano sponsorizzò molte produzioni di fantascienza spaziale per creare interesse verso il nascente programma spaziale. (Fantascienza.com)

In seguito all’allunaggio fallito da Vikram, il 17 settembre la sonda aveva ottenuto alcune foto poi rese pubbliche dall’agenzia spaziale statunitense, in modo che gli utenti potessero scaricarle e contribuire alla ricerca del lander scomparso. (Sky Tg24 )

Risalgono invece al 17 settembre le prime immagini della zona del touchdown acquisite dal Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro) della Nasa, rese pubbliche il 26 settembre e messe a disposizione di chiunque volesse cimentarsi nel ritrovamento. (Media Inaf)

La schianto sarebbe stato causato da un malfunzionamento dei sistemi frenanti, ma non si tratta di un fallimento completo della missione: l'orbiter inviato dall'India, infatti, è completamente operativo. (HDblog)