"Cellulari vietati in classe? Meglio insegnare ai ragazzi un uso consapevole"

LA NAZIONE INTERNO

“Più che vietare tout court, a scuola bisogna tenere sempre un atteggiamento educativo. Guidiamo piuttosto i ragazzi verso un uso consapevole dello smartphone. I divieti portano puntualmente alla rincorsa allo stratagemma per aggirarli”. I dirigenti scolastici fiorentini sono rimasti un po’ “perplessi” di fronte alla linea rigorista del neo ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altri media

Valditara: reddito di cittadinanza paghetta immeritata Dopo il polverone che si è sollevato ieri, a causa delle sue affermazioni sui lavori socialmente utili e l’umiliazione, di cui poi si è scusato, si sono diffuse anche altre parole pronunciate dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un’intervista a Il Sole 24 Ore, riportata oggi anche da RaiNews. (Tecnica della Scuola)

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara vorrebbe togliere il reddito di cittadinanza a chi non ha fatto la scuola dell’obbligo. Perché, ha dichiarato durante l’assemblea dell’Anci, collegarlo «all'illegalità tollerata del mancato assolvimento dell'obbligo scolastico è inaccettabile moralmente: significherebbe legittimare e addirittura premiare una violazione di legge». (L'Espresso)

Valditara: “La vera sfida del merito è quella di valorizzare i talenti a scuola, far crescere la nostra società” Di Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ospite della trasmissione ‘A cena da Maria Latella‘ su Skytg24. (Orizzonte Scuola)

«Via i cellulari in classe durante le ore di lezione». Prosegue dritto sulla via del rigore il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che sui social raccoglie le critiche per alcune dichiarazioni in cui, rilanciando i lavori socialmente utili da comminare agli studenti violenti, esalta «l'umiliazione» come fattore fondamentale di «crescita». (Gazzetta di Parma)

Quel «via i cellulari in classe nelle ore di lezione» è una misura logica, necessaria. Del resto, è noto che molti studenti, di nascosto, durante le spiegazioni dei prof si intrattengono sul telefonino per stare sui social. (Secolo d'Italia)

"Un ragazzo non può consapevolmente rinunciare a coltivare i suoi talenti in qualunque forma, ed essere contemporaneamente pagato dallo Stato, ovvero dai cittadini italiani”. Così il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara (Adnkronos)