Blitz antidroga a Napoli: genitori al figlio 11enne: "Non consegni la "coca"? Sei un bastardo&

Gazzetta del Sud INTERNO

E quando i ragazzini si rifiutavano, venivano pure pesantemente apostrofati dai genitori.

Il diniego innesca l’immediata reazione dei suoi genitori: «che bastardo», dice la madre al figlio reticente, incalzata dal padre che rincara la dose: «com'è infame».

Il ragazzino accetta

Venivano coinvolti anche i minorenni, figli dei pusher, nelle piazze di spaccio dei rione dei «Poverelli» di Torre Annunziata (Napoli), dove oggi i carabinieri hanno eseguito 18 arresti sotto il coordinamento dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso. (Gazzetta del Sud)

Se ne è parlato anche su altre testate

Torre Annunziata, rione popolare "Poverelli", è qui che i militari della Sezione Operativa hanno messo in atto l'operazione che ha portato alla misura cautelare di 18 persone. Gli spacciatori, come ricostruito dai carabinieri, usavano un linguaggio in codice per trattare le cessioni di sostanza stupefacente (ilGiornale.it)

Il commento di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde 0 Facebook Bimbo napoletano di 11 anni con la pistola, la mamma posta la foto: “Sei uguale a papà” Cronaca 6 Agosto 2022 16:09 Di redazione 2'. (Voce di Napoli)

Per la consegna, a questo punto, si offre la sorella del ragazzino, anch’ella minorenne, ma arriva la telefonata del fidanzato che è in carcere e la ragazza cerca di convincere il fratello offrendogli 10 euro, come ricompensa. (Metropolisweb)

Questa spirale o si ferma con il massimo della determinazione - conclude Borrelli - o ci saranno sempre più vittime innocenti" L'unica soluzione è levare la patria potestà sin da piccolissimi ai figli delle famiglie dei camorristi e degli spacciatori. (TorreSette)

Un quadro di degrado allucinante a Torre Annunziata, dove ieri è stata sgominata la piazza di spaccio del Rione Poverelli. Un degrado, per ora, frenato dall’ennesima operazione dello Stato nella zona sud di Torre Annunziata (Lo Strillone)

La circostanza emerge da un'intercettazione risalente alla notte del 26 dicembre 2018: uno degli indagati chiede al figlio, appena undicenne, di contattare la zia per chiederle di recarsi a casa loro e poi, quando questa arriva, cinque minuti dopo, allo stesso ragazzino viene chiesto di eseguire la consegna (10 grammi di cocaina) ma lui si rifiuta: "Mi scoccio", dice (La Repubblica)