Israele: Casa Bianca, bene rinvio riforma giustizia, ora serve compromesso

LaPresse ESTERI

Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, affermando che la decisione potrà “dare tempo” alla ricerca di un compromesso, che gli Usa ritengono necessario

Washington (Usa), 28 mar.

(LaPresse) – Gli Stati Uniti accolgono con favore la decisione del premier israeliano di rinviare il varo della riforma della Giustizia.

(LaPresse)

La notizia riportata su altre testate

Ebreo israeliano nato in Argentina, dal 1998 al 2014 Margalit è stato membro del consiglio comunale di Gerusalemme per il partito della sinistra sionista Meretz. (Il Manifesto)

Gli attacchi sono avvenuti quando le proteste di massa a favore e contro la riforma della Giustizia da parte del governo sono sfociate, in diverse città, in scontri con la polizia. Gli agenti erano intervenuti per cercare di liberare le strade e ristabilire l'ordine durante la notte, dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato che il suo governo avrebbe temporaneamente sospeso la procedura legislativa per la riforma, che ha scatenato le manifestazioni. (Il Sole 24 ORE)

"Quello che sta succedendo in Israele non si era mai visto in 75 anni di storia: la maggioranza silenziosa si è improvvisamente risvegliata e scende in piazza per difendere il suo diritto di vivere una vita laica e liberale". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Tel Aviv, 28 mar. (Tiscali Notizie)

Avviare "un immediato processo negoziale" sotto gli auspici della presidenza per raggiungere un accordo di compromesso sulla riforma della giustizia, dopo le proteste e il caos in Israele e la decisione del premier Benjamin Netanyahu di sospendere la riforma fino alla prossima sessione parlamentare, a inizio maggio. (Tiscali Notizie)

Larga parte delle accuse delle opposizioni e di parte dell’opinione pubblica contraria alla riforma si basa sulla volontà del premier israeliano di limitare il potere decisionale della Corte Suprema israeliana, imponendole il rispetto delle scelte della Knesset, di fatto l’impossibilità di sovvertire le scelte politiche della maggioranza di governo pro tempore, democraticamente eletta. (Nicola Porro)