Uso cellulare e tumore alla testa: sentenza della Corte d'Appello

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E poi: “La sentenza di oggi contribuisce all’informazione sul tema e la questione riguarda anche i bambini, che sempre più utilizzano i cellulari.

L’estate scorsa, un rapporto curato da Istituto Superiore di Sanità, Arpa Piemonte, Enea e Cnr-Irea non aveva dato conferme all’aumento di neoplasie legato all’uso del cellulare.

Uso cellulare e tumore alla testa: sentenza della Corte d'Appello Una sentenza della Corte d'Appello di Torino riapre il dibattito sulle possibili conseguenze dell'uso del telefono cellulare. (Virgilio Notizie)

Su altre fonti

Saperne di più è una tua scelta. (La Repubblica)

Niente cellulare sotto il cuscino, non se ne comprende il vantaggio una volta per tutte i dubbi. I dati disponibili sulla base delle ricerche degli ultimi 30 anni suggeriscono che l’uso dei telefoni cellulari non sia associato all’aumento del rischio di tumori. (Corriere della Sera)

Lo stesso vale per il wi-fi, che tra l'altro tiene il cellulare in perenne collegamento, non solo durante le telefonate. "L'ho usato per lavoro per almeno 4 ore al giorno per 15 anni. (La Repubblica)

In base alle evidenze epidemiologiche attuali, l’uso del cellulare non risulta associato all’incidenza di neoplasie nelle aree più esposte alle RF durante le chiamate vocali. La Corte d’Appello di Torino ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea, emessa nel 2017, secondo cui l’uso prolungato del telefono cellulare può causare tumori alla testa. (HDblog)

La sentenza della Corte d’Appello di Torino condanna l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale a un dipendente di Telecom Italia, Roberto Romeo, affetto da neurinoma del nervo acustico. (next)

Lo sostiene la Corte d'Appello di Torino che, oggi, ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea, emessa nel 2017, sul caso sollevato da un dipendente Telecom Italia colpito da neurinoma del nervo acustico. (RTL 102.5)