Roma, uomo senza identità vive in ospedale da mesi: “Non ha memoria, non ricorda il suo nome”

Roma Fanpage.it ESTERI

Nessuno lo cerca, nessuno sa chi sia, di questo Igor Kozlov son ci sono tracce.

Un uomo si trova da mesi al Policlinico Casilino e non può lasciare la struttura.

Una vicenda che ha dell'inverosimile ma che accade nella Capitale, dove l'uomo, da oltre un anno in ospedale, non può andarsene.

L'uomo identità Chi l'ha visto?

Si tratta di una persona dell'età compresa tra i cinquanta e sessant'anni senza identità, perché non ha memoria, non ricorda come si chiami, da dove venga, né dove abiti. (Roma Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono ben 217 i malati che nelle prime 19 ore di oggi, lunedì 12 agosto, si sono presentati al Pronto soccorso del Grassi. Magari i sostituti scelti dal titolare dello studio, non riscuotono la stessa fiducia da parte dei pazienti che preferiscono rivolgersi al pronto soccorso. (Il Faro Online)

A chiamare i Carabinieri della Stazione Roma Garbatella è stato il personale di vigilanza interna all’ospedale che hanno “pizzicato” quello strano paziente con le mani nel sacco. Il tentativo di furto. (Casilina News - Le notizie delle province di Roma e Frosinone)

La Polizia lo aveva trovato in preda a una crisi epilettica a Roma. Occupa uno spazio del pronto soccorso, ricoverato fisso accanto ai malati. (L'HuffPost)

Trovato sul marciapiede in preda a una crisi epilettica, età presunta 50-60 anni, già noto ai sanitari per essersi fatto curare di tanto in tanto. Occupa uno spazio del pronto soccorso, ricoverato fisso accanto ai malati. (Corriere della Sera)

L’episodio è avvenuto l’altra sera al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Alta, dove sono dovuti intervenire gli agenti del commissariato di polizia per riportare la situazione alla normalità. Per lui è stato deciso il ricovero nel reparto di psichiatria dell’ospedale. (Corriere Adriatico)

Ma nessuno si è fatto avanti e Igor continua a vivere nel pronto soccorso del policlinico, in uno spazio ormai fisso accanto alle persone che arrivano al Policlinico. A 15 mesi dal giorno in cui arrivò in stato di epilessia, Igor è ancora lì con un futuro da decifrare. (Corriere dell'Umbria)