Palermo, colpo al clan Farinella: 11 fermati. Nelle intercettazioni dicevano: “Qua nessuno si pente

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La notizia riportata su altre testate

Gli uomini del clan di San Mauro Castelverde all'indomani dell'operazione "Black Cat" del 2016, avevano serrato le fila e continuato a imporre il proprio potere. Qua nessuno si pente compà, San Mauro numero uno, perché mi voglio vantare, San Mauro è Corleone", dicevano senza sapere di essere intercettati. (Sky Tg24 )

Alle vittime era imposto di pagare il pizzo o di acquistare forniture di carne da una macelleria di Finale di Pollina gestita da Giuseppe Scialabba, braccio destro di Giuseppe Farinella. Le attività hanno consentito di evidenziare il ruolo ricoperto da Giuseppe Farinella, figlio di Domenico, l’autorevole boss di cosa nostra all’epoca detenuto a Voghera (PV) in regime di alta sicurezza. (Diretta Sicilia )

E’ utile precisare che nell’ambito delle indagini del procedimento n. 4132/11 Rgnr (c.d. (Nebrodi News)

30 Giugno 2020 06:58. Operazione “Alastra” nel Palermitano: colpiti i vertici del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde. (Stretto web)

Anche un ispettore di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Voghera sarebbe stato "a disposizione" del boss Domenico Farinella. Colpo alla cosca delle Madonie. Operazione dei carabinieri. (TGR – Rai)

Mafia, colpo al clan Farinella: 11 arresti a Palermo. Il rampollo. Le indagini hanno evidenziato il ruolo ricoperto da Giuseppe Farinella, figlio di Domenico Farinella, boss di cosa nostra – fedelissimo di Totò Riina – all’epoca detenuto a Voghera (Pavia) in regime di alta sicurezza che continuava a comandare dal carcere. (La Stampa)