Bimbo morto a Ferrara, la donna aveva urlato: "L'ho ucciso io"

Today.it INTERNO

In casa ci sono gli altri due figli della donna, 9 e 5 anni, che avrebbero sentito le urla della mamma senza fortunatamente vedere il fratellino morto

Chiede soccorsi, il loro intervento, per il suo ultimogenito - un anno appena - senza vita nel letto.

“Aiuto, l’ho ucciso io mio figlio” ha urlato la donna ai carabinieri, ma lei era completamente sotto choc.

Quando i militari bussano all'abitazione in via degli Ostaggi, a Ferrara, la donna apre in preda allo choc, ha le vene tagliate e c'é sangue ovunque. (Today.it)

Su altri giornali

Ma come ha spiegato l’assessore Giulia Cillani “ora c’è bisogno di rivedere e potenziare le sue funzioni ittogeniche”. Il progetto di rilancio della struttura denominata “Ex Tabaccaia”, in origine una casa colonica poi trasformata in un deposito ed essiccatoio del tabacco, è stato iscritto l’altra sera all’ordine del giorno del consiglio comunale. (Estense.com)

Se il reato penale da perseguire fosse quello di “abbandono” e “mancati interventi”, lei sarebbe la vittima e forse si indagherebbe. Complessa, questo è fuori di dubbio, come di non facile soluzione l’apporto dei servizi sociali che tenevano monitorata la famigliola. (La Nuova Ferrara)

In relazione ai miglioramenti evidenziatisi negli anni e alla collaborazione della madre – conclude Pellicioni – non sono emersi segnali di grave pregiudizio” Il primo esame esterno, lo ricordiamo, non ha riscontrato segni di violenza sul corpicino. (Estense.com)

Con la madre, insaguinata, che gli ha urlato: "Mio figlio è morto, l’ho ucciso" per poi, più tardi, dichiarare l’esatto contrario: "Non l’ho ucciso io". L’indagine resta cioè a tutto campo e quanto potrà raccontare la madre sarà fondamentale (il Resto del Carlino)

Come accennato sopra, il chiosco, gestito da un cittadino pakistano, nel mese di marzo, nonostante i vari richiami al rispetto della normativa in materia di Covid-19, è stato più volte multato con l’applicazione di due chiusure temporanee di cinque giorni ognuna per aver somministrato cibi e bevande nonostante i divieti imposti dai provvedimenti del Dpcm. (Estense.com)

A partire dal mese di gennaio - in considerazione dell’aggravarsi della situazione epidemiologica e della diffusione e circolazione di nuove varianti del virus Covid-19 – sono state chiuse all’accesso dei visitatori tutte le degenze “covid free” dell’ospedale di Cona. (La Nuova Ferrara)