Johnson conferma la presenza al party: “Credevo fosse lavoro”

CorrierePL ESTERI

Farà finalmente la cosa giusta e si dimetterà?”, ha chiesto

Il leader dei laburisti, Keir Starmer, ha accusato il premier di mentire in merito allo scandalo del party-gate e ne ha chiesto le dimissioni.

Anche se non posso anticipare le conclusioni dell’inchiesta, abbiamo sbagliato”: con queste parola il premier britannico, Boris Johnson, ha aperto le sue attese dichiarazioni dinanzi ai Comuni, in cui ha confermato la sua presenza al party in giardino del 20 maggio 2020. (CorrierePL)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Con il senno di poi avrei dovuto rimandare tutti dentro. Il premier inglese Boris Johnson si è dovuto scusare davanti al Parlamento per il cosiddetto ‘party gate’ legato a una festa nel giardino di Downing Street del maggio 2020, in pieno lockdown. (Radio Onda d'Urto)

Testimoni oculari hanno riferito al Daily Telegraph che circa 30 persone hanno preso parte agli eventi, uno in onore di James Slack, allora portavoce del primo ministro Boris Johnson, l’altro per il congedo di uno dei fotografi personali del premier, che non era a Downing Street quella sera. (LaPresse)

Mentre dalle opposizioni compatte sale ormai a voce alta la richiesta di dimissioni. Un umiliante atto di scuse in Parlamento, accompagnato da un’ammissione di colpa a metà, per cercare di salvarsi dallo scandalo del cosiddetto party-gate. (laRegione)

Il party fu organizzato il 20 maggio del 2020, quando tutto il Regno Unito era in un ferreo lockdown. Il Primo ministro britannico ha ammesso di essere presente al party ma di avervi partecipato per circa 25 minuti. (Punto!)

Sono molte le personalità politiche a richiedere le dimissioni del premier inglese Boris Johnson a seguito delle rivelazioni sulla sua partecipazione ad un evento organizzato nei giardini della residenza ufficiale in Downing Street nel maggio 2020, in pieno lockdown per la pandemia da covid-19. (L'INDIPENDENTE)

"Il premier si assume la responsabilità, ma nega che sia stato un party", ha detto il leader laburista Keir Stamer.La richiesta di dimissioni del premier Johnson è stata avanzata anche dagli indipendentisti scozzesi Il Primo Ministro inglese, Boris Johnson, ha posto ufficialmente le sue scuse in Parlamento, per aver partecipato con altre 100 persone alla festa organizzata a Downing Street nel maggio del 2020, quando il Regno Unito era in lockdown per il Covid-19. (PPN - Prima Pagina News)