Giornata Mondiale contro l’Aids: scende in campo la squadra dei sieropositivi

Corriere della Sera SALUTE

Ecco il senso della Giornata Mondiale: sensibilizzare tutti nei confronti di questa infezione che non è ancora vinta.

Ma le comunità devono anche essere supportate dai governi e dalla società civile.

Le comunità stanno dando un contributo fondamentale nella lotta all’Aids, favorendo l’accesso alle terapie, assicurando la possibilità di fare il test anonimamente, promuovendo la prevenzione, aiutando le «sex workers» ad avere accesso ai preservativi, i gay ad accedere alla profilassi pre-esposizione (l’assunzione di farmaci nel caso di rapporti sessuali a rischio, in sigla PrEP), aiutando chi ne fa parte a vivere in salute, nonostante la loro sieropositività. (Corriere della Sera)

Su altre testate

I residenti in Emilia-Romagna che hanno sviluppato la malattia conclamata, quindi l’Aids, sono stati 47 nel 2018 (61 nell’anno precedente). Una buona notizia per la Giornata mondiale contro l’Aids, domenica 1 dicembre, che potrebbe essere ancora migliore se le persone arrivassero in tempi più rapidi a scoprire di avere contratto l’infezione. (Parma Notizie)

Viceversa, tra gli stranieri si osserva una relativa stabilizzazione delle nuove diagnosi evidenziando una possibile vulnerabilità di questa popolazione nell’accesso ai servizi di assistenza per HIV. Dai dati emerge altresì che l’offerta del test HIV in contesti informali (test in piazza, auto test, test in strada, easy test, test in sedi extrasanitarie) costituisce uno strumento prezioso per raggiungere i giovani e identificare nuove diagnosi. (Scienze Fanpage)

Nei soggetti di sesso femminile, negli anni considerati, la trasmissione eterosessuale costituisce circa l’87,8% delle nuove diagnosi, seguita dalla tossicodipendenza con valori intorno al 7,0%. Dal 1984, anno in cui si è verificato il primo caso di Aids in Liguria, le notifiche provenienti dalle strutture cliniche liguri sono state 3.723, 3.310 dei quali riguardano persone residenti in Liguria. (GenovaToday)

Nel mondo sono circa 36,7 milioni le persone che hanno contratto il virus dell’Hiv e, nonostante la sindrome sia stata identificata nel 1984, oltre 35 milioni di persone hanno perso la vita a causa dell’Aids. (Agenpress)

L’informazione, come spiegano gli esperti e gli infettivologi, è la migliore forma di lotta contro l’HIV/Aids e le altre infezioni trasmesse per via sessuale. Ogni volta, le ragazze e i ragazzi rispondono molto positivamente, avvicinandosi e facendo domande sul tema”. (Il Tabloid)

'Il virus Hiv non è mai stato fotografato e isolato'. Il negazionismo "fa parte della nostra storia e della scienza. (La Sicilia)